Marco PANNELLA - Deputato Opposizione
IX Legislatura - Assemblea n. 6 - seduta del 12-08-1983
politica estera
1983 - Governo Zoli - Legislatura n. 2 - Seduta n. 708
  • Comunicazioni del governo

signor presidente , signori rappresentanti del Governo, con qualche spunto interessante la replica del Governo dei partiti, in questa Camera dei partiti, a difesa della politica dei partiti, sostenuta dalla stampa e dalla Rai-TV dei partiti, dà nell' assieme l' immagine di una povera e triste menzogna. menzogna come quando si cerca di non rispondere ai fatti. all' inizio, la replica del presidente era buona, perché prendeva per interlocutori i fatti, i mille o i 500 morti, per fortuna mancati, con cui si salutava il Governo da parte di chi così da 15 anni (ha detto il presidente del Consiglio ) amministra con potere di vita, di morte e di strage la vita del nostro Stato e della nostra società. mentre le forze nazionali e multinazionali che da 15 anni dominano la vita e la morte del nostro paese liberavano il burattino-burattinaio, per ammonire probabilmente qualcuno ma forse anche per impedire che il burattino-burattinaio continuasse a ritenersi più potente di quanto non fosse, rischio nel quale incorsero Sindona e Calvi ma nel quale non sembra cadere, onorevole Piccoli, Umberto. ortolani, del quale vorremmo che i servizi segreti dicessero qualcosa al signor presidente del Consiglio , al signor vicepresidente del Consiglio e al Governo tutto, perché i telefoni pagati da Ortolani sono sempre importanti, quelli del presidente Piccoli o quelli degli altri ai quali telefona in questo periodo. ma il testo della replica è stato necessariamente mediocre, proprio perché rendo omaggio e presuppongo la buona fede di chi lo ha pronunciato. chi ha pronunciato la replica per conto del Governo dei partiti vorrebbe che lo sterminio per fame nel mondo cessasse, vorrebbe che la qualità della vita dei pensionati, dei disoccupati, dei lavoratori italiani fosse migliore; ma ci si rifiuta di armarsi degli strumenti per far questo, non fosse altro che delle proclamazioni di intenzione armate di puntualità e nello scegliere non a caso la mozione che ancora una volta la maggioranza presenta, contro la Costituzione (che parla di « motivata mozione di fiducia » ). perché? perché siete sciatti, non conoscete la Costituzione, non avete costituzionalisti? perché continuate, dal 1976 ad oggi, a non motivare le mozioni di fiducia ? « udite le dichiarazioni del Governo , le approva » : dite questo perché tra di voi non sapete in realtà cosa approvare, non sapete che cosa ancorare a quelle parole il vostro atto di fiducia al Governo. allora sappiamo che le 400 mila lire di pensione minima non saranno date se la lotta del partito radicale non vi consentirà di darle; se la lotta non dei deputati ma del partito radicale , nel paese, qui, ovunque, non vi costringerà ad emanare o a tentare di emanare un decreto puntuale di vita contro il decreto puntuale di morte che emanate rispetto ai milioni di persone che saranno vittime di quella stolta politica di cooperazione e di sviluppo che è la cooperazione e lo sviluppo con e delle camorre, delle ndranghete, delle mafie del terzo mondo : mediante tale rapporto — sempre peggiore — più nutrite nella cooperazione e nello sviluppo i rappresentanti degli Stati del terzo mondo , più nutrite i camorristi, i vostri datori di tangenti e di tangenti di sterminio. come radicali, diciamo semplicemente anche al presidente del Consiglio che ci rammarichiamo di un piccolo strafalcione che ha pronunciato: non « la nazione unita e indivisibile » , che è una bestemmia, ma « lo Stato unito e indivisibile » . e la nostra fierezza è che la Sudtiroler Volkspartei e gli altri rappresentano altre nazioni! il presidente del Consiglio non può dire una cosa del genere riferito alla nazione: la coincidenza tra nazione e Stato lasciatela a chi sa compilarla nella storia tragicamente e meglio di voi! noi abbiamo vissuto queste 48 ore attraverso quelli che il servizio di Stato televisivo ha ieri sera definito, alle ore 20, gli « inutili interventi radicali » . non si può protestare, signori del Governo; non si può protestare, signori del Parlamento, perché ieri, insieme, attori come sempre innanzitutto comunisti e democristiani, avete rubato legge e diritto, togliendo alla Presidenza della Camera la facoltà e il diritto di nominare quella Commissione di indirizzo e di vigilanza sulla Rai-TV che fin quando voi, comunisti, democristiani e altri, non avrete portato a compimento i vostri sporchi intrallazzi istituzionali non potrà essere istituita: non avete fornito le rose di nomi che avrebbero consentito alla presidente della Camera di nominare quella commissione! e così fino a settembre si andrà avanti con la gestione istituzionale, quella delle Commissioni bicamerali; quella stessa gestione, in base alla quale l' amministrazione di questa Camera ha già stabilito che il nostro gruppo deve andare nelle cantine o nelle soffitte di questa Camera, attribuendoci metà dello spazio cui avevamo diritto quando, nel 1976 e nel 1979, eravamo in quattro. l' abrogazione deve esserci e deve essere stalinista, deve essere clericale, deve essere totale. e il compagno Seppia mette la firma ma non lo sa! signor presidente della Camera, signori del Governo, presentando la nostra mozione, noi abbiamo riproposto la mozione approvata dal nostro partito il 2 novembre dello scorso anno . era una mozione di fiducia motivata: non potevate accettarla. mi spiace ma non potevate accettarla anche perché chi adesso guida la Democrazia Cristiana in nome della scoperta, da neofita del dialogo lo vedete lì, spossato qui dentro a parlare ed a monologare sul dialogo, non ascolta nessuno se non Virginio Rognoni nei momenti di trattativa e di spartizione della roba con i compagni comunisti e con tutti quanti gli altri. la mozione l' abbiamo presentata, ladri di verità, ladri di leggi, ladri di regolamenti, siete Camera dei vostri partiti, siete Governo dei vostri partiti, siete legge della giungla dei partiti, siete manomissione dei regolamenti grazie alla manomissione puntuale della verità, grazie ai Valiani ed ai « valianini » , i D'Amato de La Nazione che dicono che occorre cambiare la legge elettorale perché se non « finché questi ci staranno andrà male » . l' editore P2 de La Nazione si trova ad avere l' editorialista filosocialista, il quale chiede di cambiare le leggi elettorali . voi non vi siete resi conto che non si risponde alla violenza, alle ingiustizie ed alle corruzioni con la furbizia della violazione dei regolamenti e delle leggi, secondo le vostre regole di amministratori senza regole del potere. signor presidente , temo che il vostro tempo stia per concludersi e che tutto ciò che la partitocrazia ha creduto di fare, per salvare se stessa ed il potere, in realtà è vanificato in quanto i burattinai della partitocrazia stanno per togliervi il tempo della rappresentanza, non foss' altro che della vostra Costituzione materiale. e in nome del partito radicale , che è partito della non violenza e del diritto, che noi vi diciamo: votatevi, spartitevi, Pochetti, quelle altre pochette cose che vi restano da spartire. noi torniamo a lottare con integrità per quegli ideali dei quali non potere parlare perché sono i vostri e li bestemmiate ogni giorno nell' azione, quando non avete persino vergogna di parlarne nella recita delle stanche e brutte messe che state recitando senza alcuna convinzione. quindi, signor presidente , appuntamento sé è possibile in un parlamento e dinanzi ad un Governo della democrazia. per quel che mi riguarda non voto in quanto non legittimo il vostro voto partitocratico: spartitevi la roba ed i voti secondo i vostri metodi e le vostre tradizioni.