Bettino CRAXI - Deputato Astensione
IX Legislatura - Assemblea n. 465 - seduta del 25-03-1986
1986 - Governo I Leone - Legislatura n. 4 - Seduta n. 8
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

onorevole presidente , onorevoli colleghi , non riassumerò i fatti. credo che siano noti alla Camera. né fatti nuovi e precisi fino ad oggi si sono verificati, salvo una segnalazione che ci perviene dal ministero della Difesa , secondo la quale una nostra stazione di ascolto questa mattina, tra le 10,30 e le 11, avrebbe rilevato azioni aeree nel Mediterraneo, di cui però non abbiamo ancora conferma precisa. mi limiterò ad esporre alla Camera alcune valutazioni che il Governo ha compiuto ed a riferire di alcune iniziative che esso intende assumere. gli scontri, come sapete, sono avvenuti in acque che sono considerate pressoché universalmente acque internazionali, mentre il governo libico le considera per parte sua acque interne. si tratta di una rivendicazione e di una pretesa di sovranità libica che sono una rivendicazione ed una pretesa unilaterali. avanzando tale pretesa di sovranità la Libia, evidentemente, considera che ogni violazione di questa sovranità debba comportare una reazione. noi consideriamo inammissibile che una controversia di questa natura, relativa al carattere internazionale o interno delle acque del golfo della Sirte, possa essere affrontata con mezzi militari, e consideriamo inammissibile il ricorso alle armi a sostegno di questa pretesa di sovranità. a nostro giudizio, gli incidenti si sono svolti in acque internazionali. la seconda valutazione che il governo italiano fa è che le esercitazioni militari ripetute da parte del governo degli USA nel golfo della Sirte, cioè in un' area già scossa da gravi tensioni, non sono apparse appropriate al fine di ristabilire il rispetto di un principio di diritto internazionale , ed esse contenevano e contengono elementi di alto rischio che suscitano la nostra più grave preoccupazione. dopo gli avvenimenti di ieri, noi pensiamo che le parti che ne sono state protagoniste dovrebbero essere invitate (noi, per parte nostra, lo faremo) a prendere le misure necessarie per evitare il ripetersi di episodi di guerra, che possono determinare situazioni ancora più gravi e ancora più incontrollabili. l' Italia, come tanti altri paesi della regione, è fortemente interessata a riportare uno stato di normalità e di minore tensione nella zona. l' Italia non vuole guerre alle porte di casa. un' ulteriore riflessione abbiamo fatto circa la natura della operazione, che è un' operazione statunitense che si svolge fuori del quadro NATO e, quindi, nell' ambito della responsabilità esclusiva del governo degli USA. per quanto ci riguarda, il Governo ritiene doveroso confermare la necessità che le basi NATO non possano costituire un punto di partenza di operazioni di tipo bellico fuori del quadro NATO. infine, il governo italiano considera assolutamente inaccettabili le minacce che sono state e sono ventilate da parte del governo libico relativamente a possibili azioni di rappresaglia nei confronti di punti del territorio nazionale italiano ospitanti basi NATO. queste minacce debbono essere respinte e considerate inaccettabili. il governo italiano ha avviato immediatamente i contatti necessari, sia con il governo degli USA sia con i governi europei ai fini di una consultazione che consenta di individuare le iniziative necessarie e utili per riportare una situazione di normalità nella regione. lo scopo che noi perseguiamo è principalmente quello di mantenere le controversie internazionali entro ambiti pacifici e negoziali, di allontanare minacce e rischi di guerra, di contribuire, per quanto ci riguarda, alla pace e alla sicurezza nel Mediterraneo.