Giorgio ALMIRANTE - Deputato Opposizione
IX Legislatura - Assemblea n. 373 - seduta del 06-11-1985
Sulla politica estera
1985 - Governo I Craxi - Legislatura n. 9 - Seduta n. 373
  • Comunicazioni del Governo

signor presidente , signor presidente del Consiglio , la crisi ufficialmente è chiusa; la crisi ufficialmente, se dobbiamo dare il giusto valore alla dichiarazione testé resa dal rappresentante del gruppo repubblicano, è riaperta. ma, a prescindere dall' importante e decisiva dichiarazione dell' onorevole Gunnella, a prescindere anche, lo dico con estrema cortesia, dalla dichiarazione resa poco fa dall' onorevole Bozzi a nome del gruppo liberale, credo, signor presidente del Consiglio , che dobbiamo augurarci che la televisione abbia portato nelle case di tutti gli italiani l' episodio che si è verificato mentre ella si accingeva a concludere il suo discorso. mi riferisco all' applauso corale del gruppo comunista. lo dico, per carità, senza scandali, perché i comunisti in quel momento dovevano applaudire, in quanto si sostenevano, da parte del presidente del Consiglio , tesi che persino sul piano storico sempre sono state sostenute dal partito comunista italiano. ci è sembrato anche di notare un certo compiacimento del presidente del Consiglio mentre coglieva l' applauso dell' estrema sinistra ma non riusciva a farsi applaudire dal centro, da una larga parte della Democrazia Cristiana , se ho visto bene, e dai partiti minori di Governo. ciò significa, onorevoli colleghi , che se questo fosse un Parlamento libero, e non il Parlamento della partitocrazia di regime, che se non fossimo chiamati a votare per appello nominale , ma a scrutinio segreto , a tutela della libertà di coscienza , in questo momento si registrerebbe, con l' autorità del voto della Camera dei Deputati , un passaggio di maggioranza dal centro all' estrema sinistra . in altri e più chiari termini, in questo momento il Parlamento nazionale esprime una maggioranza che il partito comunista è nella condizione di determinare e di condizionare. ciò avviene, cosa ancora più grave, a proposito di problemi di politica estera . e storicamente grave ed io ne parlo senza scandalo, con estrema serenità, non dico con soddisfazione, perché sono deputato da nove legislature e soltanto al tempo della cosiddetta solidarietà nazionale un presidente del Consiglio poteva farsi applaudire giustamente dai comunisti. ma dal 1948, da quando ho avuto l' onore di entrare a far parte dal Parlamento, che era allora dominato da De Gasperi e dalla politica anticomunista sul piano interno, e soprattutto sul piano internazionale, della Democrazia Cristiana e dei suoi alleati, dal 1948 non era accaduto in Parlamento quello che è accaduto un' ora fa a seguito delle dichiarazioni del presidente del Consiglio . e badate: il presidente del Consiglio non è stato applaudito dai comunisti per aver dichiarato un' intenzione di riconoscimento nei confronti dell' Olp; il presidente del Consiglio è stato applaudito ed ha voluto farsi applaudire (debbo ritenere di dire la verità: ha ritenuto di farsi applaudire; non posso pensare ad un presidente del Consiglio così sprovveduto da dare in pasto se stesso al partito comunista in questo momento, devo pensare che l' onorevole Craxi abbia coscientemente espresso il proprio pensiero e le proprie intenzioni con chiarezza) non parlando soltanto di riconoscimento politico dell' Olp, ma parlando (lo dico tra virgolette) di « legittimazione della lotta armata » . legittimazione di quale lotta armata ? il presidente del Consiglio si è permesso addirittura — me ne meraviglio, a questo punto me ne dolgo — di legittimare la lotta armata , diciamo più chiaramente i « partigiani arabi » (come chiamarli in altro modo, se vogliamo adottare il linguaggio che ai comunisti giustamente piace?), quando la lotta armata è il terrorismo, è l' euroterrorismo, amici miei! ci sono vittime anche in Italia! ci sono vittime in Europa! ci sono vittime del terrorismo arabo in ogni parte del mondo! dico questo per sposare forse la causa di Israele in pieno ed oltre i limiti? onorevoli colleghi , quando Israele ha compiuto un atto di aggressione, un atto di guerra come quello del bombardamento a Tunisi, noi non lo abbiamo certamente approvato. per il pochissimo che possiamo contare, non ci siamo dichiarati disposti ad approvare atti di tale genere, da qualunque parte essi vengano. ma, quando il presidente del Consiglio , il capo del governo , nel momento in cui richiede la fiducia alla Camera dei Deputati e imposta tutto il suo discorso sui temi della politica estera , riconosce e legittima la lotta armata da parte dell' Olp e dimentica che lo statuto dell' Olp, non rinnegato dal signor Arafat, dal bandito Arafat, al primo articolo statuisce la distruzione. voi li chiamate partigiani, io li chiamo banditi! sono i nemici... qui non si tratta di olio sul fuoco! si tratta, ahimè, di bombe e di bombaroli! si tratta dell' euroterrorismo! e, quando parlo dell' euroterrorismo, non credo di parlarne come il segretario del Movimento Sociale Italiano e basta, credo di parlarne con il linguaggio che fino a ieri è stato adottato dalla maggioranza del Parlamento nei confronti degli euroterroristi. fino a ieri, la condanna dell' euroterrorismo riguardava tutto il settore di centrodestra della Camera dei Deputati . oggi si è verificato uno spostamento di maggioranza, voluto, o forse involontario. qualcuno andava dicendo nei corridoi che il presidente del Consiglio si è lasciato prendere la mano, che si è trattato di un incidente di percorso. la valutazione del partito repubblicano sembra essere molto diversa, sembra essere la stessa interpretazione che diamo noi. in ogni caso, non è neppur pensabile che un presidente del Consiglio , comunque si chiami, nel corso di un dibattito sulla fiducia assuma posizioni personali, senza che se ne traggano le conseguenze. io so che le conseguenze non verranno tratte. io so che da questa seduta verrà partorito un voto di fiducia nei confronti del Governo, forse con qualche astensione, ma niente di più. tuttavia, prendo atto e il paese reale prende atto (ripeto: mi auguro che la televisione sia entrata in tutte le case quando il Governo Craxi veniva applaudito dai comunisti) che la maggioranza del pentapartito non esiste più. prendiamo atto che si giungerà alla fiducia nel più sfiduciato dei modi. prendo atto che l' Italia non ha in questo momento una sua politica estera . prendo atto, e prendiamo tutti atto, che la crisi si è riaperta. e prendiamo tutti atto, diciamolo con franchezza, che dall' applauso di poco fa al presidente del Consiglio da parte dei comunisti scaturirà, a distanza non credo troppo lunga, un appello alle urne, perché siamo al contrasto assoluto, alla frattura fra il paese reale , fra quello che gli italiani, nella stragrande maggioranza, pensano e vogliono e quello che fa dir loro un presidente del Consiglio nel momento in cui chiede la fiducia. onorevole Craxi, gli applausi bisogna meritarli dal popolo italiano , non dal Movimento Sociale Italiano o dal partito comunista ! e gli applausi si meritano, da parte del popolo italiano , quando si sostiene una linea che tenda alla pacificazione, come lei giustamente ha detto, ma che non porti alla esaltazione, addirittura alla storicizzazione, dei banditi e dei terroristi guidati o da Gheddafi o da Arafat o da altri mascalzoni a livello internazionale. in questo modo, onorevole Craxi, accostando quei personaggi a Mazzini, (una volta si sarebbero accostati a Garibaldi...), si rinnega il Risorgimento d' Italia, si rinnega la nostra storia, si rinnega la nostra civiltà! ed io non lo dico — per carità — da protagonista... sono a capo di una formazione politica minoritaria e di opposizione. ma lo spettacolo che voi maggioranza, o pseudo-maggioranza, state offrendo, scusatemi, non è un appunto alle persone, non me lo permetterei mai, è degradante, è insolente, è soprattutto pericoloso. è esiziale! in questo modo, signor presidente del Consiglio , continuando a fare i furbi, ci si isola nel contesto internazionale, perché ci si isola nei confronti del rispetto del mondo! la gente non ci può rispettare! questa è l' « italietta » dei « giri di valzer » , questa è l' « italietta » della paura, questa, lo ripeto, è l' Italia di Cassibile, non è l' Italia di Garibaldi! non si tratta di un processo risorgimentale, non si tratta di difendere la pace del mondo; si tratta, signor presidente del Consiglio , di difendere le poltrone. e le poltrone di questo genere ci fanno schifo! lo dico a nome... ho concluso. con lo schifo, ho concluso. ci fanno schifo queste poltrone!