Giovanni SPADOLINI - Deputato Opposizione
IX Legislatura - Assemblea n. 361 - seduta del 08-10-1985
Sulla revisione del Concordato
1985 - Governo I Craxi - Legislatura n. 9 - Seduta n. 81
  • Comunicazioni del governo

signor presidente , onorevoli Deputati , alle 20,35 di ieri il nostro addetto militare al Cairo confermava al ministero della Difesa la veridicità della frammentaria notizia già pervenuta tramite la nostra ambasciata a Stoccolma circa un grave atto di pirateria compiuto contro la nave passeggeri italiana Achille Lauro, in navigazione al largo delle coste egiziane. in relazione alla gravità senza precedenti dell' aggressione, che configura l' impossessamento in acque internazionali di un bene sottoposto alla sovranità nazionale, la Difesa assumeva, informato il presidente della Repubblica , e in collegamento con il presidente del Consiglio ed il ministro degli Esteri , le sue responsabilità istituzionali. veniva prontamente attivato, secondo un piano delineato in una riunione, da me presieduta, con il capo di Stato maggiore della difesa e con i capi di Stato maggiore delle forze armate , un complesso di misure idonee a fronteggiare un ventaglio di situazioni ipotizzabili in relazione ad un evento localizzato a circa tremila chilometri dalle nostre coste e dagli sviluppi soggetti agli intendimenti imprevedibili del gruppo criminale protagonista dell' operazione. nel momento in cui ho l' onore di parlarvi, il nostro dispositivo si sta completando nei termini previsti nel quadro dello stato di allerta degli strumenti idonei alla protezione dei cittadini italiani e stranieri. naturalmente la mia speranza, condivisa, ritengo, da questa Assemblea, è che la soluzione di questa crisi, che colpisce ingiustamente un paese che da quarant' anni fa della sua politica di pace e di equilibrio nel Mediterraneo uno dei cardini della propria condotta internazionale, non debba essere assolutamente una soluzione militare. noi contiamo che la ragione alfine prevalga e che la via pacifica si affermi, senza nessun cedimento ai ricatti terroristici: la nostra linea su questo punto è immutabile, non ha subito variazioni da quella che fu la nostra via nazionale in anni drammatici. non solo: ci auguriamo che la mediazione diplomatica in corso induca il gruppo palestinese aggressore a limitare la propria azione ad un atto dimostrativo. nelle proprie competenze e nei propri servizi, il ministero della Difesa sta seguendo tenacemente, in queste ore di notizie incerte e di difficilissima interpretazione (contraddette, si può dire, l' una dall' altra nel volgere delle ore) tutte le vie che conducano ad una soluzione pacifica. è per altro nei doveri del ministero della Difesa quello di prevedere la necessità di interventi istituzionali per scongiurare irreparabili pericoli alla vita dei cittadini italiani e stranieri prigionieri sulla Achille Lauro. è un dovere che ci viene imposto anche dagli obblighi internazionali di salvaguardia dei cittadini stranieri che si trovano sotto la nostra sovranità: una abdicazione a questi doveri nazionali potrebbe provocare gravi reazioni con gravi conseguenze. le nostre prime misure sono consistite in una intensa attività di ricognizione svolta, a partire dalle ore 24 di stanotte, da aerei Breguet-Atlantic. questa attività è stata resa particolarmente difficile, nelle ultime ore, dal divieto interposto dalla Siria di penetrare nel suo spazio aereo territoriale, dal momento che l' ultima localizzazione della nave è a 9 miglia ad ovest del porto siriano di Tartus. abbiamo poi allertato elicotteri anfibi, specializzati per il soccorso in mare, e tutti i mezzi che possono servire a fini di soccorso. sulle altre misure volte a completare il nostro dispositivo di prevenzione e di protezione, mi sia consentito di riferire successivamente. onorevole presidente , onorevoli Deputati , non è questo il luogo ed il tempo per valutazioni politiche, che certo non mancherà l' occasione di compiere, nella comune condanna che riunisce tutte le forze presenti in questo Parlamento, del terrorismo volto a sconvolgere la convivenza civile di un paese grande e pacifico come l' Italia. al di là di tutto quello che può differenziare le nostre valutazioni, vi è in questo momento la preoccupazione comune di salvare vite umane in pericolo, di gestire una crisi di portata imprevedibile, di garantire la libertà di navigazione e la nostra stessa dignità nazionale fondata sulla pacifica coesistenza fra tutti i popoli del Mediterraneo.