Giorgio ALMIRANTE - Deputato Opposizione
IX Legislatura - Assemblea n. 349 - seduta del 02-08-1985
1985 - Governo I Craxi - Legislatura n. 9 - Seduta n. 349
  • Comunicazioni del Governo

signor presidente , pur senza mancare di rispetto a lei e ai colleghi di tutte le altre parti politiche, non mi sento di dare inizio a questo mio brevissimo intervento con la formula rituale « onorevoli colleghi » , ma credo di dovermi rivolgere direttamente agli italiani che forse stanno in ascolto in questo momento per dissociarmi con tutte le mie forze dalla sceneggiata che si sta qui recitando; una sceneggiata al termine della quale c' è la fiducia al presidente del Consiglio e all' intero Governo. mi dissocio a titolo personale e come rappresentante dell' opposizione di destra, che credo di poter dire sia la sola vera opposizione, perché non ci si può opporre sul serio a questo Governo senza opporsi e contrapporsi a tutto un regime, a tutto un esercizio sfacciato del potere per il potere, a tutte le lottizzazioni di potere che caratterizzano e degradano l' attuale regime, a partire dal Governo della nazione (si veda il « rimpastino » di circostanza così alieno dai criteri della competenza e così prono dinanzi alle poltrone). non abbiamo di fronte in questo momento un presidente del Consiglio in attesa di una più o meno... fiducia; abbiamo di fronte il vero Governo, lui sì veramente decisionale, che si chiama onorevole ferragosto: il solo capo di governo e di partito a cui si piega la democratica volontà del Parlamento, a cui si piega l' intera maggioranza, a cui si piegano i destini della nazione. per volontà dell' onorevole ferragosto si sta recitando la più ridicola e ignobile sceneggiata cui io abbia assistito nel corso delle nove legislature che mi pesano sulle spalle. sappiamo tutti, ma dobbiamo far finta di non sapere, che oggi si perde tempo al solo scopo di consentire a tutti gli onorevoli colleghi , me compreso, di partire per le vacanze; sappiamo tutti che non è serio formulare proposte sul programma e sull' attività del Governo, come sulle iniziative del Parlamento, perché si tratta soltanto di concedere al presidente del Consiglio di guadagnare un mese e mezzo di tempo per potersi ripresentare dopo le vacanze in quest' Aula e nell' Aula sorella di Palazzo Madama con il solito vuoto e con il solito volto; il vuoto di chi è indeciso a tutto pur di durare, e il volto di chi è capace di tutto per di durare. il vuoto e il volo di un sistema di potere che nelle ultime settimane ha varcato ogni limite di incoerenza e addirittura di indecenza, accusando e assolvendo, usando i toni durissimi e subito dopo i toni melliflui, coprendo e scoprendo a distanza di ore colpevolezze, presunti reati, reati effettivi, accuse degne di eterna memoria, ritrattazioni degne di eterna vergogna, al solo scopo di gettare la pubblica opinione nel più totale stato di confusione mentale, per tentare di impedire che gli italiani capissero e capiscano quello che forse noi siamo in grado e in condizioni di dire e cioè che negli scorsi giorni si è rubato a man salva attraverso la più colossale operazione di aggiotaggio di tutto il secolo. detto ciò, signor presidente , concludo, come ha ottimamente concluso l' onorevole Pazzaglia, a nome del nostro gruppo. arrivederci a settembre con il viatico del nostro no di opposizione e di pulizia e non illudetevi, signori della maggioranza e delle opposizioni di comodo, di farla franca in eterno. la coscienza nazionale, la coscienza popolare, così brutalmente vilipese dal sistema e dai suoi protagonisti, non potranno non ribellarsi nei confronti dei protagonisti e dei responsabili di questa ignobile farsa.