Marco PANNELLA - Deputato Opposizione
IX Legislatura - Assemblea n. 218 - seduta del 14-11-1984
Sulla situazione ai vertici dell'ENI
1984 - Governo V Fanfani - Legislatura n. 8 - Seduta n. 624
  • Attività legislativa

signor presidente , colleghi, dopo ormai cinque anni di lotta della quale, in coscienza, tutti e ciascuno sono sovranamente giudici, siamo ad un momento certo non conclusivo, ma di grande importanza. sappiamo perfettamente che dopo questo voto vi sarà quello sul bilancio; dopo questo vi sarà il voto sulla legge finanziaria . ma, certo, questo è un momento di straordinaria importanza. potrei pregarla, signor presidente , di far alzare il volume del microfono dai tecnici, visto che i colleghi si dolgono di non sentire? Pochetti, se riservassi i tuoi malanni e le tue acidità di stomaco ad altri momenti, ne trarremmo tutti un certo vantaggio! stavo dicendo che il momento ci pare importante, e vogliamo sottolinearlo. perché? perché un fatto nuovo si è verificato ed è la dichiarazione, nella scorsa seduta sulla legge finanziaria , riconfermata ed arricchita oggi, del gruppo comunista. da parte del Pci, con le dichiarazioni dell' altro giorno, con le articolazioni di emendamenti che oggi propone, con gli annunci di comportamento su ogni emendamento, si dimostra che un cammino in questi anni e in questi ultimi mesi è stato compiuto, che rende possibili subito grazie a questa volontà ed a questa maturità del partito comunista , quel salto di qualità che Flaminio Piccoli, Rino Formica, Reggiani, Rognoni ed altri hanno affermato pubblicamente, nel marzo di quest' anno, di ritenere maturo. ripeto, nel marzo 1984. con le dichiarazioni, caro Piccoli, tue, come presidente della Dc, del collega che ti è alla destra, Rognoni, presidente del gruppo democristiano, di Rino Formica, di Reggiani e di altri cento membri della maggioranza, è stato chiesto a marzo un salto di qualità ; voi a marzo avete chiesto 4 mila miliardi, in 18 mesi, per subito. di questo vi siete fatti garanti e belli alla televisione, agli occhi del paese, nei vostri congressi di partito, nel nostro. adesso si tratta di 1.300 miliardi in più di quelli che il Governo ha deciso di poter dedicare al problema cui ci riferiamo. ho detto, 1.300 miliardi; mancano ancora al conto 1.500 miliardi, alla somma che avete preteso, che avete chiesto, anche ai radicali non deputati, all' opinione pubblica , come vostro dovere di coscienza, di sollecitare per subito, nell' aprile dello scorso anno . a questo punto io ribadisco, per quanto mi riguarda personalmente, che per le stesse ragioni di coerenza e di serietà per le quali ho difeso e continuerò a difendere l' importanza di quella scelta, non tatticista, ma di rottura rispetto al falso gradualismo passato; dicevo che proprio per queste ragioni ho il dovere di onorare al massimo ed ancor più i passi avanti compiuti dai membri del gruppo comunista ed a maggior ragione perché, in caso contrario, davvero autorizzerei il dubbio che per motivi tatticistici e sporchi ho sostenuto la vostra buona fede quando era messa in causa. di conseguenza, signor presidente , mi auguro che questi emendamenti siano... sto dicendo, se hai la bontà di ascoltare o quella di attendere la ripetizione, che nel caso in cui, per manifesta scelta, sovrana, ma anche di sovrana e cinica incoerenza, di chi ha firmato quella legge e non segue l' esempio di Fortuna e di tanti altri, l' emendamento in esame dovesse cadere, ritirerei immediatamente la mia firma. aggiungo che da questo momento le mie firme andranno a coloro che confermeranno, nei giorni successivi, il comportamento tenuto oggi in quest' Aula, con lo stesso rigore e con la stessa coerenza con cui ho onorato gli impegni del mese di marzo.