Marco PANNELLA - Deputato Opposizione
IX Legislatura - Assemblea n. 217 - seduta del 13-11-1984
Sullo stato di attuazione delle iniziative intraprese contro la fame nel mondo
1984 - Governo I Spadolini - Legislatura n. 8 - Seduta n. 416
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

signor presidente , colleghi, credo che per gli italiani, soprattutto se si legge l' organo di regime principe di questa situazione, si stia qui assistendo e partecipando ad uno scontro tra Democrazia Cristiana e partito comunista . per la verità, noi stiamo discutendo sulla base del documento Pazzaglia-Pecchioli con presidenza Gualtieri. noi siamo in quest' Aula a discutere dell' interpretazione del documento unitario sul caso Cirillo e sue deviazioni unitariamente proposte alla nostra Assemblea dal partito comunista , dal MSI-Destra Nazionale , dalla Democrazia Cristiana , dal partito socialista e dal partito repubblicano ; il resto è menzogna, il resto è falsità. colpa? dolo? è la stessa cosa che diciamo dei ministri come il ministro Rognoni, che diciamo del ministro Darida, del ministro ed ex presidente del Consiglio Spadolini. noi parliamo di dolo. noi parliamo di dolo, affrancata la questione delle moralità politiche di ciascuno. possiamo anche, comunque, accettare che si discuta questa nostra convinzione di dolo necessario: se non è dolo, è colpa grave, perché di problemi gravi si tratta. ed in politica, se vi è colpa grave, se vi è colpa nell' omettere di vigilare, se vi è, in buona fede , incapacità di far funzionare lo Stato nella direzione dei valori e dei diritti dello Stato, andando nella direzione opposta, credo che il primo dovere e la prima necessità siano che si liberi dalla propria presenza la vita dello Stato e della nazione. colpa o dolo, unanimità Msi-PCI e gli altri sulla vicenda Cirillo: ciò forse non è la cosa più urgente da accertare. quel che è certo, è che il documento unitario di questi partiti, di queste forze politiche ha consentito ed autorizzato l' Esecutivo, ieri, a concludere un dibattito in un modo con il quale, non dico si sbattessero in faccia, ma comunque si alzavano di fronte al Parlamento le affermazioni, le analisi unitarie PSI-Msi-DC-PCI e repubblicane della relazione Gualtieri. tutto il resto, credo, dovrebbe essere ridiscusso in un' altra sede. quel comitato ha lavorato per mesi e mesi ed i signori dell' unanimità nel comitato Gualtieri e della sceneggiata della Repubblica — che titola a grosse lettere « scontro PCI-DC sui servizi segreti » — dovrebbero sapere che l' unico gestore vero del comitato parlamentare sui servizi segreti non era il buon Erminio Pennacchini, bensì il ministro dell' Interno-ombra del partito comunista , l' onorevole Pecchioli. certo, siamo noi che abbiamo tratto le conseguenze dei caffè mattutini consumati da Flaminio Piccoli e da Francesco Pazienza. abbiamo tratto queste conclusioni esponendoci, non solo al reato di diffamazione, ma anche al reato di calunnia per il quale siamo stati incriminati dalla procura della Repubblica di Roma, la quale potrebbe partecipare al « gran premio sabbie d' oro » della nostra democrazia negli ultimi sette, otto mesi. il problema con il quale dobbiamo fare i conti in questa situazione è assai grave. dietro la firma unanime di quel documento ci sono i caffè mattutini, dal 1977 ad oggi, di Pecchioli — ministro dell'Interno del partito comunista — con Santovito, con la P2 e con tutti gli altri. se dobbiamo essere imparziali e seri, e mettere nei conti i caffè ed i cappuccini della mattina, allora dobbiamo considerare la collaborazione di questi anni, fatta in modo tale che si costrinse il 3 febbraio 1983 il segretario del partito comunista a dichiarare, dinanzi alla Commissione d' inchiesta sulla Loggia P2 , che fino alla pubblicazione degli elenchi di Castiglion Fibocchi egli non aveva mai sentito parlare di Gelli e della P2. dietro le insistenze del commissario Bellocchio, il quale si rese conto della gravità di quelle dichiarazioni, il segretario del partito comunista si corresse e disse di non ricordare di avere mai sentito parlare di Gelli e della P2. ecco quindi la dimensione nella quale ci muoviamo. vogliamo questa Commissione d' inchiesta e crediamo profondamente che la vicenda Cirillo sia unitaria con quella D'Urso . i protagonisti sono gli stessi, la linea è identica, dobbiamo comprendere la verità politica intera di quell' anno iniziato con la mancata costituzione del governo P2-PCI-PScalfari grazie al mancato arrivo del cadavere di D'Urso e grazie all' inadeguato arrivo del cadavere del generale Galvaligi, dato in cambio per giungere a quell' obiettivo. questo è il filo di continuità dell' azione di Senzani e dei servizi di sicurezza dello Stato, destabilizzatori che hanno condannato a morte Moro e che hanno continuato a condannare a morte la nostra democrazia. quando non ottenevano dalle Brigate Rosse i morti che essi comandavano — adesso la magistratura lo sospetta — , andavano a compiere le stragi o mettevano le bombe direttamente sui treni, non potendo avere a disposizione le Brigate Rosse o le brigate nere al servizio della destabilizzazione. ci si è dimenticati di un episodio accaduto sulla linea ferroviaria Roma-Cassino. era una vecchia abitudine dei nostri servizi mettere sui treni delle cose che potevano esplodere. chi ha mai escluso fino in fondo che nella stessa Banca della agricoltura di Milano lo scoppio della bomba avvenne per un errato calcolo da parte di chi usa anche i metodi delle bombe nei treni? tali bombe devono essere poi rinvenute per farsi dare 300 o 400 milioni...... per finanziare informatori che non ci sono mai stati, perché le bombe si sono messe direttamente. in questo contesto, noi riteniamo che ci sia un' opera di verità che comincia forse a farsi strada, ma che comporta il rinnovamento anche all' interno dei partiti, di tutti i partiti e innanzitutto del principale partito — non parlo solo dal punto di vista quantitativo — della nostra Repubblica, cioè del partito comunista ; l' unico partito che meriti tale nome, se con tale termine si deve intendere una prefigurazione dello Stato. sarà una monomania, ma quando le monomanie sono della storia e non degli individui e le monomanie degli individui sono semplicemente nella capacità di leggere gli eventi quali puntualmente si verificano, allora il problema diventa più grave. so che finalmente, dopo un anno e mezzo, dopo due o tre anni, cominciate anche voi al vostro interno a chiedervi a quale politica Pecchioli ed altri hanno condannato il vostro partito. il dibattito comincia ad emergere, come c' è lì dentro sul valore della firma di Pazzaglia in questo momento. signora presidente, in questa dichiarazione di voto , una volta di più sottratta interamente agli italiani ed al paese da quello strumento di assassinio e di strage di verità che è la televisione (che un mercoledì a settimana, signora presidente, lei ci aveva annunciato l' anno scorso che ci sarebbe stata con il question time , come fatto rivoluzionario, e che naturalmente, come ogni tentativo di verità, è finito in niente, nella bugia, nella menzogna); ecco, in questa dichiarazione mi sono limitato ad andare oltre il dibattito che abbiamo impostato. certo, se avessi saputo di essere in un Parlamento repubblicano, con la pubblicità doverosa nei confronti del paese, avrei ricordato che, così come i pensionati, i « cassaintegrati » , i disoccupati, i cittadini onesti non hanno il diritto di capire e sapere nulla, allo stesso modo l' Italia non deve sapere che, come per Giorgiana Masi , come per la strage di Peteano, dietro gli apparenti confronti di questo o quel membro della partitocrazia c' è la complicità vera, nei momenti essenziali, su Giorgiana Masi , su Peteano come su Cirillo, come sulla P2, come sull' Italcasse, come su tutte le altre cose. vuol dire che noi radicali, secondo il suo giudizio, abbiamo trattato questioni importanti molto raramente. abbiamo l' elenco delle vostre assenze determinanti! signora presidente, per una volta sono assolutamente d' accordo con lei.