Gianfranco FINI - Deputato Opposizione
IX Legislatura - Assemblea n. 138 - seduta del 18-05-1984
Sui recenti sviluppi relativi all'omicidio del professor Marco Biagi
1984 - Governo II Berlusconi - Legislatura n. 14 - Seduta n. 169
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

signor presidente , signor ministro, onorevoli colleghi , il gruppo del Msi destra nazionale è doppiamente insoddisfatto: insoddisfatto per la maniera sbrigativa che è stata prescelta per liquidare un argomento dalle vaste implicazioni di politica estera , quale la vicenda Sacharov, e insoddisfatto per la risposta che il ministro ha fornito alla nostra interrogazione, risposta che non esitiamo a definire elusiva ed anche cinica. sappiamo benissimo anche noi che il soprassedere, dopo tre anni, come è stato ricordato, ancora per qualche tempo, alla firma dell' accordo per il cosiddetto gasdotto siberiano non avrebbe comportato forse né la liberazione del fisico Sacharov né, qualora sia ancora in vita, l' alleggerimento delle crudeli misure di restrizione cui egli è sottoposto. avrebbe però senza dubbio costituito un atto politico coraggioso e, al tempo stesso , doveroso, per dimostrare a Sacharov, per dimostrare alle centinaia, alle migliaia di cittadini sovietici che come lui versano in quelle condizioni, per dimostrare agli italiani che il Governo nel nostro paese andava al di là della protesta formale e univa alle parole i fatti. il Governo, invece, ha scelto, da un lato, la strada della protesta formale e, dall' altro, la strada dell' auspicio della soluzione in tempi brevi di una vicenda drammatica. ha scelto una strada che noi non esitiamo a definire non soltanto non perseguibile, ma anche, al tempo stesso , vile e per certi versi rassegnata. e senza dubbio una strada che non fa onore a coloro che l' hanno scelta. e una strada senza dubbio in linea con la tradizione del socialismo. è anche una strada cinica, se mi si consente, perché, posto di fronte al l' ipotesi di privilegiare un aspetto economico piuttosto che un aspetto di carattere morale, il Governo non ha esitato ed ha inviato il ministro Capria a sottoscrivere quell' accordo. è una scelta che potrà piacere a qualche commentatore televisivo « velinaro » e dimezzato, una scelta che senza dubbio piacerà all' Unione Sovietica , ma assai meno all' Italia; una scelta che certamente non piace alla stragrande maggioranza degli italiani, che desiderano conoscere dal Governo ciò che, nella sostanza, si sta facendo per evitare al fisico Sacharov il prosieguo di un' Odissea che è tipica di tanti altri casi del tutto dimenticati negli ultimi anni. non basta ricevere la figlia del dissidente ed intrattenerla a colloquio, né basta, a nostro avviso, ipotizzare la costituzione di un' agenzia, né tanto meno si può liquidare il tutto con un dibattito pressoché disertato dai deputati. il governo italiano poteva fare qualcosa di più: non soltanto soprassedere alla firma dell' accordo, come noi avevamo chiesto, ma poteva, qualora ne avesse avuto la volontà, chiedere tramite la Croce rossa internazionale di rendere visita al dissidente Sacharov; poteva, tramite il nostro ambasciatore a Mosca, chiedere di essere aggiornato quotidianamente sulla vicenda del fisico, mentre il ministro ci ha detto di non essere, allo stato, a conoscenza di alcun elemento di novità successivo al 20 aprile. il governo italiano avrebbe anche potuto denunciare l' Unione Sovietica presso il Consiglio di sicurezza dell' Onu per violazione dei patti di Helsinki, che quel paese, almeno a parole, ha sottoscritto; poteva, in una sola parola, comportarsi così come la pubblica opinione italiana chiedeva. ci sembra, quindi, che anche in quest' occasione il Governo si sia rivelato più attento ad esigenze di carattere economico, piuttosto che ad esigenze di carattere morale e di rispetto della volontà del popolo italiano . ci sembra, in definitiva, che quella che abbiamo già definito una macchia che ha contraddistinto l' esistenza — che ci auguriamo più breve possibile — del Governo Craxi, vale a dire l' atteggiamento da esso assunto su tale vicenda, non divenga con ulteriori complicità e silenzi e con un atteggiamento colpevole una vera e propria complicità nei confronti di un regime che è senz' altro uno dei più crudeli che la storia dell' uomo abbia conosciuto.