Marco PANNELLA - Deputato Astensione
IX Legislatura - Assemblea n. 135 - seduta del 15-05-1984
Sfiducia al governo
1984 - Governo III Fanfani - Legislatura n. 3 - Seduta n. 477
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

signora presidente, signor presidente del Consiglio , colleghi, siamo gravemente insoddisfatti non della risposta alle interrogazioni, signor presidente del Consiglio , ma della sottovalutazione che il Governo mostra di fare dei motivi per i quali è scoppiata questa tempesta in questi giorni. cosa è accaduto? in base alla diffusione arbitraria di uno scritto privato dell' onorevole Anselmi, di una minuta, di una prerelazione che non aveva nessun suffragio istituzionale, in base dunque alla diffusione arbitraria di un fatto privato dell' onorevole Anselmi (che ha diritto di avere dei fatti privati), la quale stava diligentemente scrivendo una minuta della proposta di relazione alla Commissione di inchiesta (perché la presidente presenterà la relazione della commissione, non la sua personale), in base a questo, d' un tratto, una notizia sconvolgente ha sconvolto, appunto, l' opinione pubblica e le nostre istituzioni. si è appreso, signor presidente del Consiglio , nientepopodimeno che un ministro della Repubblica era iscritto nelle liste di Castiglion Fibocchi ! era una novità, uno scandalo! e le forze democratiche (Rodotà, Bassanini, non dico soltanto i compagni comunisti) sono insorte. basta! non si può! non lo sapevamo! non si va avanti! crisi del Governo! il presidente della Repubblica cosa fa? basta! signor presidente del Consiglio , state scherzando con il fuoco e non state facendo azione di governo ! qui occorrevano delle comunicazioni di Governo e tre giorni di dibattito! voi dovete dirci perché questa vergognosa sceneggiata sia stata montata e come mai, magari sempre in sintonia con le cose più gravi di questa Repubblica, la P-Scalfari, domenica, in un editoriale, abbia annunciato per giugno in Italia la rivoluzione franchista e il maggio di sangue del 1936. si tratta dell' organo di un partito editoriale alleato per iscritto, come nei trattati internazionali, dell' impero editoriale della P2, che ha stilato un contratto (per il quale soltanto delle procure della Repubblica cieche e corrotte non hanno proceduto immediatamente per attentato ai diritti costituzionali e politici dei cittadini, per attentato all' articolo 21 della Costituzione) in cui era scritto che si doveva sottrarre alla democrazia o alla partitocrazia quel minimo di pluralità di voci e bisognava imporre il finanziamento pubblico dell' editoria. disegno eversivo scritto, lo ripeto! un trattato scritto tra due forze eversive! e voi scherzate... venite qua un po' reticenti, volete il dibattitino di un quarto d' ora con la signora presidente, vi mettete d' accordo. noi vogliamo sapere il perché di questa vergognosa cialtronata! noi vogliamo sapere, signor presidente del Consiglio , se ci sia da sorridere o se voi, come Governo della Repubblica, non abbiate il dovere di farci sapere se avete chiesto ai servizi di sicurezza del nostro paese di dirci se coloro che hanno compiuto quegli atti volti ad evertere l' ordinamento costituzionale attraverso il patto scritto, se coloro che , marciando convergenti, hanno cercato di ottenere il cadavere di D'Urso da Senzani, collaboratore dei servizi segreti , sapendo che dopo due giorni avremmo avuto il Governo (i nomi si conoscevano...) dei generali, dei comunisti, della P2, di Calvi, di questa gente... tutti lo sapevate: si aspettava il ritorno di D'Urso . ma cadavere... dobbiamo finirla di scherzare, signor presidente del Consiglio ! coloro che non volevano la chiusura dell' Asinara, richiesta a Natale da Dalla Chiesa , dal Parlamento, dalla giustizia, coloro che la volevano impedire, voi, volevate impedire la chiusura dell' Asinara per essere certi che tornasse il cadavere di D'Urso , per quel Governo P2, P-Scalfari e Pci che era alla base della situazione eversiva in quel momento, per ripetere oggi... sono cose che il futuro ci dirà, signor presidente del Consiglio ! se potete non farvi carico di queste cose, se i servizi di sicurezza non sono investiti per sapere quali altre mene tramava il partito di cui parlavo prima, coloro che deliberatamente volevano arrivare alla situazione straordinaria sull' onda dei terrorismi, delle stragi delle stazioni, tutte usate per dire che l' Annibale della violenza era alle porte e per saldare il patto scellerato delle unità non democratiche ma nazionali, se costoro non hanno fatto l' altro giorno il tentativo, per gli stessi motivi per i quali liquidarono il caso Lockheed... mi spiego e termino. gli atti di questa Camera mostrano che noi, durante il caso Lockheed, accusammo la commissione inquirente, presieduta da Mino Martinazzoli ma animata da D' Angelosante e dal Pci. la accusammo di essere stata reticente nell' istruttoria, di non avere nemmeno compiuto l' atto obbligato e di ordinaria amministrazione di richiedere che cosa risultava ai servizi di sicurezza quando tutta la vicenda Lockheed si svolgeva necessariamente nei binari dei visti di sicurezza e dell' accesso ai locali militari e dell' industria militare. in Giappone la vicenda si è chiusa l' anno scorso ; ci sono voluti nove anni di ricerche ed è stato incriminato un presidente del Consiglio . qui, invece, già allora, si dovette trovare il ladro di polli o il pollo per chiudere quella vicenda e non andare oltre. Tanassi, la Lockheed... in Giappone i presidenti del Consiglio , nei Paesi Bassi Bernardo d' Olanda, qui Tanassi da Ururi! stia attento, presidente del Consiglio : chi si riduce a queste pagliacciate ha paura. e coloro che hanno paura sono pericolosi, signor presidente del Consiglio ! sentono sul collo il fiatone della verità, magari radicale, questi altri partiti della « piramide in giù » della P2. hanno paura, ed allora l' operazione era questa: prendiamo il pollo o il ladro di polli , Longo, dopo che il presidente della Repubblica lo aveva nominato ministro, dopo che tutti quanti avevamo discusso di questo; e cerchiamo di chiudere la vicenda P2 come quella della Lockheed. signora presidente, poc' anzi il suo predecessore era in quest' Aula. egli ricorderà che, in privato come in pubblico, dal dicembre 1976 ho interpellato i governi — da solo, con i miei compagni radicali — sulla vicenda P2, che la sera dell' assassinio di Giorgiana Masi , quando alle sei siamo arrivati qui gridando: « P2! P38! » , sputi ed insulti contro di noi sono stati levati da queste file. e noi abbiamo, signora presidente, sollecitato quattro volte, nel 1978, nel 1979, nel 1980 e nel 1981, lo abbiamo detto in televisione: i bancarottieri fraudolenti e golpisti... lo abbiamo detto nei vari spazi che avevamo ed è per questo che continua l' ostracismo, signor presidente del Consiglio , contro i radicali! continua da allora, perché le cose che Tina Anselmi non ha ancora trovato o non ha detto noi già le dicevamo all' indicativo e non al condizionale, minacciati di querele che non arrivavano, dinanzi al cadavere di Giorgiana Masi , dinanzi al tentato cadavere di D'Urso , situazione nella quale, è vero, ci ritrovammo, anche se in posizioni molto diverse, signor presidente del Consiglio ! non a caso, come durante il sequestro Moro, ci ritrovammo su sponde opposte, perché voi eravate interni al sistema partitocratico... interni, ma certo rappresentate l' anello debole per la « democrazia forte » della politica delle leggi eccezionali, delle leggi speciali, delle leggi barbare che avete imposto allo Stato, in attesa di imporre istituzioni altrettanto barbare, per continuare il disegno. quindi, signora presidente, con questi titoli di credito rispetto a tutti qui dentro, titoli di credito delle mancate risposte del 1976 e del 1977, dell' assassinio di Giorgiana Masi , di tutti gli altri assassinii di gente nostra restati impuniti perché la politica della partitocrazia non consentiva altrimenti, chiedo al Governo della Repubblica, al presidente del Consiglio , subito, innanzitutto di assicurare un minimo di libertà di dibattito in questo paese. senza di questo crollerete tutti! in secondo luogo, signor presidente , chiedo di attivare in tutti i modi costituzionalmente possibili e necessari, finalmente, le procure della Repubblica, perché non solo e non tanto i ladri di « roba » , che ormai abbiamo svergognato e che dovranno pagare, ma i ladri di Costituzione, i ladri di diritti politici ... delitti da ergastolo, delitti da trent' anni ! quel patto, quello censurato da La Repubblica ma non dall' Anselmi, quel patto siglato lì dentro, è attentato alla Costituzione, attentato ai diritti politici e civili dei cittadini, fa parte di un unico disegno criminoso... e avevano quasi vinto! perché in quei mesi si chiedevano 30 miliardi per ipotecare, ricattandole, « botteghe oscure » a Calvi? perché, in realtà, se tornava il cadavere di D'Urso , avremmo avuto il Governo Pci, P-Scalfari, P2, P-Andreotti e non so quanti altri! e allora le centinaia di miliardi ricattabili ed avuti dall' ala finanziaria, poi dall' ala militare, con Pecchioli... quella della stampa, con Quercioli... la ringrazio, signora presidente, per l' essenziale, perché mi auguro e ritengo che il nostro Governo senta il dovere di tornare al più presto con delle comunicazioni per un grande dibattito su questi temi; la ringrazio, poiché il tempo che lei mi ha concesso mi è ampiamente bastato.