Ugo LA MALFA - Presidente del Consiglio Maggioranza
IV Legislatura - Assemblea n. 731 - seduta del 27-07-1967
1967 - Governo V Fanfani - Legislatura n. 8 - Seduta n. 594
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

nell' intervento che ho svolto a nome del gruppo repubblicano ho cercato di mettere in rilievo la responsabilità, o corresponsabilità, che ha la Repubblica federale austriaca nell' obbligazione di porre in termini puramente autonomistici il problema altoatesino. non è vero che l' accordo De Gasperi-Gruber sia avvenuto per un atto spontaneo di volontà. l' accordo De Gasperi-Gruber , come del resto mostra il volume recente di un competente come Mario Toscano, è derivato dalle discussioni intorno alla conferenza per la pace e fu uno degli elementi che influirono su una determinata configurazione dei trattati di pace. tuttavia il suo significato implicito e sostanziale fu questo: che firmando l' accordo l' Austria rinunciava a qualsiasi rivendicazione di carattere territoriale e si faceva sollecitatrice della realizzazione di un ordinamento autonomistico della provincia di Bolzano. come ebbi l' onore di dire ieri, quindi, dall' accordo De Gasperi-Gruber non deriva solo una obbligazione per lo Stato italiano, ma derivano obbligazioni sia per lo Stato italiano, sia per la Repubblica federale austriaca . e su questo punto, a mio avviso, è stato utile richiamare l' attenzione dell' Assemblea. quando la Repubblica federale tollera una organizzazione terroristica, diretta non ad ottenere un ordinamento autonomistico, ma a modificare la frontiera dello Stato italiano, perché è questo lo scopo delle agitazioni terroristiche; quando la Repubblica federale austriaca tollera queste manifestazioni e talvolta se ne compiace, viene meno allo spirito ed alla sostanza dello accordo De Gasperi-Gruber . questo è il problema che dobbiamo tenere presente: non può l' Austria aver fissato un accordo con cui si prevede di assicurare alle popolazioni di lingua tedesca un ordinamento autonomistico e contemporaneamente ospitare nel proprio territorio organizzazioni e manifestazioni che tendono non ad ottenere un ordinamento autonomistico, ma a sabotarlo ed a modificare i rapporti di frontiere fra lo Stato italiano e quello austriaco. così comportandosi, l' Austria influisce negativamente sulla risoluzione del problema altoatesino e non consente la convivenza pacifica dei gruppi di lingua diversa. ciò spiega, onorevoli colleghi di estrema sinistra , perché nell' ordine del giorno della maggioranza non si parli della Repubblica Federale Tedesca , ma solo dell' Austria. mentre infatti ad una organizzazione terroristica che trovi la sua sede nella Germania federale possiamo opporre una protesta di carattere generale , cioè una protesta che riguardi i rapporti di amicizia o di alleanza tra noi e la Germania federale , nei riguardi dell' Austria abbiamo un motivo più specifico che deriva da un atto firmato tra lo Stato italiano e la Repubblica federale austriaca . e proprio perché i problemi si vanno facendo più urgenti, proprio per questo il richiamo alla sola Repubblica federale austriaca è pertinente! è pertinente l' esclusivo richiamo proprio perché esso risponde dell' accordo De Gasperi-Gruber che il governo della Repubblica federale austriaca ha a suo tempo firmato. questo mi pare il punto centrale dell' attuale dibattito. come ho detto ieri, noi conoscevamo quello che il Governo si accinge a fare per uno sviluppo autonomistico della provincia di Bolzano. non era questo l' oggetto principale del dibattito. sapevamo che il Governo aveva scelto di andare incontro alle esigenze di maggior autonomia di quella provincia, e avevamo nel settembre scorso, con un ordine del giorno , approvato l' azione del governo . ma il fatto nuovo di questa discussione consisteva nel richiamo allo Stato austriaco , il richiamo alle responsabilità specifiche che esso ha assunto — e che non può smentire — firmando, come ha firmato, l' accordo De Gasperi-Gruber . in altri termini, non è possibile che lo Stato federale austriaco da una parte si sia ritenuto sodisfatto in sede di conferenza della pace, attraverso l' accordo De Gasperi-Gruber , di uno sviluppo autonomistico della provincia di Bolzano, e dall' altra parte consenta o tolleri un movimento che tende a sovvertire le frontiere fra noie la Repubblica federale austriaca . ora, dalle dichiarazioni del presidente del Consiglio , e dallo stesso ordine del giorno della maggioranza, nel suo punto ultimo, questa responsabilità del governo della Repubblica federale austriaca emerge in primo piano . ed è per questo che noi votiamo a favore dell' ordine del giorno , sapendo, come sappiamo, che dell' ordinamento autonomistico della provincia di Bolzano, il quale rientra nella esclusiva sovranità dello Stato italiano (sarebbe una contraddizione in termini assicurare l' autonomia attraverso una trattativa internazionale) l' accordo De Gasperi-Gruber è il presupposto. essendo — dicevo — in questa precisa posizione, sapendo che noi, se realizziamo il « pacchetto » , andiamo all' estremo delle concessioni che lo Stato democratico e liberale fa, richiamiamo il governo della Repubblica federale austriaca alla sua corresponsabilità. non dipende da noi soltanto uscire dalla situazione che si è creata in Alto Adige , ma dipende anche dalla buona volontà del governo austriaco nel non dare l' impressione di perseguire due politiche: quella di appoggiare lo sviluppo autonomista e quella di tollerare un movimento che tende a sovvertire le frontiere dello Stato italiano. è problema dello Stato austriaco uscire da quello che a noi appare una doppia politica. siccome dalle dichiarazioni del presidente del Consiglio e dall' ordine del giorno della maggioranza (che da questo punto di vista fa un passo avanti rispetto all' ordine del giorno del 15 settembre 1966) ricaviamo l' impressione che si sia centrato il problema che ci preoccupa, noi — ripeto — votiamo a favore di questo ordine del giorno .