Giorgio ALMIRANTE - Deputato Opposizione
IV Legislatura - Assemblea n. 730 - seduta del 26-07-1967
Sull' Alto adige
1967 - Governo III Moro - Legislatura n. 4 - Seduta n. 730
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

nella seduta pomeridiana di ieri, mentre l' onorevole Cantalupo, nel corso del suo intervento, faceva riferimento al cosiddetto « pacchetto » ed in particolare al documento che ho avuto l' onore di presentare ieri alla Presidenza della Camera, il presidente del Consiglio lo ha interrotto e ha definito apocrifo il documento medesimo. avendo avuto, in verità, la possibilità di consultare immediatamente il resoconto stenografico , (per cortese concessione della Presidenza, ho constatato — e lo dico per ragioni di correttezza — che il mio nome non figura, in quel punto della discussione, né nell' intervento dell' onorevole Cantalupo, né nella interruzione del presidente del Consiglio . siccome, però, il riferimento alla mia persona era evidente, in quanto soltanto un documento, il mio, è stato presentato nella seduta di ieri alla Presidenza, e poiché la radio, la televisione e la stampa hanno interpretato la interruzione del presidente del Consiglio nel modo, io credo, più giusto, cioè come una dichiarazione relativa al documento da me presentato, che, secondo il presidente del Consiglio , sarebbe apocrifo, penso di avere il diritto, e forse ancor più il dovere, di fare una brevissima precisazione. ritengo di essere stato estremamente corretto nel presentare ieri alla Presidenza della Camera il documento in parola. ho avuto pure cura di rileggere sul resoconto stenografico quanto avevo dichiarato e non ho bisogno di ripeterlo qui, perché è stato stenografato e stampato. credo che il presidente del Consiglio avesse il diritto di non pronunciarsi affatto sul documento da me presentato, ma, poiché ha ritenuto di interloquire, definendolo apocrifo, ritengo che egli debba ormai assumersi la responsabilità di quella dichiarazione. pertanto, a questo punto, il presidente del Consiglio dovrebbe, a mio avviso (mi si permetta di dirlo molto riguardosamente), seguire una delle strade, che si aprono (di fronte ad un presidente del Consiglio che abbia ritenuto di fare una così grave dichiarazione. egli, infatti, nel discorso che pronuncerà a chiusura del dibattito, può dare chiarimenti al riguardo, ma dovranno essere, una volta tanto, chiarimenti concludenti e conclusivi; oppure può compiere lo stesso gesto che ho ritenuto di compiere io, cioè depositare presso la Presidenza della Camera il testo originale del documento, qualora ritenga che si tratti di un documento non ancora ufficialmente presentabile ed esponibile nell' Aula parlamentare per motivi di riserbo internazionale o anche interno, dimostrando così, nei confronti della Presidenza della Camera, lo stesso riguardo e la stessa fiducia, anche di carattere personale, che ho manifestato io. se il presidente del Consiglio non dovesse fare né l' una cosa né l' altra, credo che, non io, che non conto nulla, ma l' opinione pubblica italiana, che, come i giornali di stamane dimostrano, è ansiosa di conoscere finalmente la verità a questo riguardo, avrebbe tutto il diritto di considerare il presidente del Consiglio come un capo del governo reticente in ordine a problemi che interessano così pesantemente il nostro paese. a mia volta, avrei il diritto di considerare poco corretto (e non dico altro) un presidente del Consiglio che si fosse permesso di definire apocrifo un documento che non so neppure se abbia avuto il tempo di esaminare con diligenza e al quale, comunque, penso che egli dovrebbe contrapporre il documento da lui ritenuto autentico.