Amintore FANFANI - Deputato Maggioranza
III Legislatura - Assemblea n. 85 - seduta del 04-12-1958
1958 - Governo I Prodi - Legislatura n. 13 - Seduta n. 397
  • Comunicazioni del governo

onorevole presidente , subito dopo il voto verificatosi in quest' Aula sull' emendamento Cortese all' articolo 1 del decreto legge relativo al sovrapprezzo sulla benzina, ho creduto mio dovere di convocare il Consiglio dei ministri per esaminare la situazione che si era venuta creando in quest' Aula e la situazione politica generale. non già che la Costituzione ci facesse obbligo di trarre conseguenze di natura costituzionale dal voto stesso: ma perché nessuno di noi, onorevoli colleghi , ha mai avuto o ha, e speriamo che mai abbia, la pretesa di restare a questo posto — parlo anche a nome dei miei colleghi — un secondo di più di quello che il Parlamento, interprete fedele della volontà del paese, possa decidere. ci siamo riuniti in Consiglio dei ministri per esaminare spassionatamente la situazione, alla luce di quel voto e delle mozioni che nei giorni scorsi a titolo vario sono state presentate, onorevole presidente , e alla luce anche delle richieste che abbiamo sentito dire o letto sui giornali di verifica della maggioranza che le opposizioni rivolgevano, benché finora, onorevole Nenni, mozioni di fiducia siano state presentate, ma mozioni di sfiducia , che sembra nella interpretazione di alcuni intervenuti nella discussione testé fatta fossero legittimamente presentabili in base alla Costituzione, non siano state presentate. mentre il Consiglio dei ministri esaminava la situazione, ci è giunta notizia, onorevole Pajetta, che qui si stava discutendo sulla proponibilità o meno della mozione di fiducia . udito che questa questione della proponibilità minacciava di far perdere tempo prezioso alla Camera e all' onorevole presidente , il Governo, che non aveva inteso fin dal primo momento di sfuggire ad alcuna responsabilità e che, credano, onorevoli colleghi , non è attaccato ad alcuna di queste poltrone, ha chiesto all' onorevole presidente della Camera o di soprassedere un momento alla seduta o possibilmente di prolungarla di qualche istante per avere il tempo di presentarsi davanti alla Camera. il Governo si presenta davanti al Parlamento con la coscienza chiara di aver compiuto, anche con questo atto, un atto di deferenza verso il Parlamento, con la coscienza chiara di avere svolto la sua attività in questi mesi in conformità ed in coerenza del voto ottenuto in quest' Aula il 19 luglio scorso (ed ministri. chiedo di parlare. al Senato il 12 luglio), sulla base del programma che qui fu esposto e che ognuno di noi ha coscienza di avere promosso meglio che poteva nella sua attuazione, prima nelle sedute del Consiglio dei ministri , poi davanti al Parlamento. onorevole presidente , ella deciderà in che forma, non sulla mozione attorno alla quale tante discussioni si sono aperte, ma su queste mie dichiarazioni, aprirà la discussione. il Governo la sollecita. e la sollecita nel vivo desiderio di constatare quali sono i membri di questo Parlamento che gli sono favorevoli e quali hanno argomenti contro il proseguimento dell' attuazione del programma che il Governo ha presentato. onorevoli colleghi , non mancano ormai molti giorni (ed ecco la ragione per la quale il Consiglio dei ministri con sollecitudine doverosa era stato da me convocato) dalla convocazione, anzi dall' inizio a Parigi di una importante seduta internazionale di una organizzazione, la NATO, alla quale l' Italia appartiene, ed il Governo ha il dovere verso se stesso , verso il Parlamento e verso la nazione, di sapere chi può rappresentare l' Italia a questo consesso. onorevole presidente , le saremo molto grati noi tutti del Governo se ella vorrà invitare la Camera ad iniziare il più sollecitamente possibile un' ampia discussione sulle mie dichiarazioni.