Amintore FANFANI - Presidente del Consiglio Maggioranza
III Legislatura - Assemblea n. 441 - seduta del 26-05-1961
Sulla crisi in Kosovo
1961 - Governo I D'Alema - Legislatura n. 13 - Seduta n. 513
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

signor presidente , onorevoli colleghi , il 2 maggio l' onorevole Alicata ed altri colleghi mi hanno interpellato per conoscere i risultati del mio recente viaggio in Calabria, i provvedimenti generali e gli interventi di carattere immediato che il Governo intende adottare. il 19 maggio l' onorevole Minasi e l' onorevole Principe mi hanno interpellato per conoscere, a seguito della mia visita in Calabria, « quali decisioni » saranno « adottate per dare soluzione al problema di vita economico-sociale delle popolazioni calabresi » . nello stesso giorno l' onorevole Cassiani e tutti i colleghi calabresi della Democrazia Cristiana mi hanno interpellato « per conoscere quali provvedimenti » si intendano « adottare al fine di superare la situazione di disagio della regione calabrese » ; per sollecitare « una maggiore e più organica azione di coordinamento, allo scopo di indirizzare verso una concreta politica di sviluppo l' intervento straordinario » predisposto per la regione dallo Stato democratico ; e per sollecitare inoltre la costituzione di un gruppo di lavoro per la ripresa in esame di quanto a suo tempo è stato elaborato dalla speciale commissione di studio per la Calabria, al fine di giungere alla compilazione di un organico piano di sviluppo regionale. il 15 maggio l' onorevole Calabrò mi ha interrogato per sapere se in occasione della mia visita, nel tratto di strada bivio statale numero 18-Nicotera, nella giornata del 16 aprile fossero apparse targhe e cartelloni in cui si leggeva: « Cassa per il Mezzogiorno , consorzio di bonifica di Rosarno » , eccetera, con l' indicazione di lavori in corso , e se dopo il 17 aprile, dopo cioè il passaggio del presidente del Consiglio , le targhe « siano state rimosse » e soprattutto per domandare « quali lavori effettivamente » fossero « previsti » nel suddetto tratto. ieri 25 maggio l' onorevole Minasi mi ha inoltrato un' altra interrogazione per sapere se il direttore dell' Opera Sila , dimessosi in seguito al noto episodio delle « vacche vaganti » , sia stato designato dal ministero dell'Agricoltura nella delegazione italiana per la Fao. in sostanza, un onorevole membro del gruppo del Movimento Sociale chiede notizie sulla relazione fra lavori e targhe di una determinata zona calabrese; un onorevole membro del gruppo socialista mi domanda se l' ideatore dei « giri turistici vaccini » sia stato premiato; due onorevoli membri del gruppo socialista chiedono quali decisioni saranno adottate per i problemi di vita delle popolazioni calabresi; sei onorevoli membri del gruppo comunista mi chiedono di specificare, dopo il mio viaggio, quali provvedimenti — generali e quali interventi immediati potranno essere presi; ed infine undici onorevoli colleghi del gruppo della Democrazia Cristiana specificano ulteriormente questa richiesta, desiderando conoscere se, oltre i provvedimenti che il Governo intende adottare per la Calabria, sia anche prevista una maggiore e più organica azione di coordinamento pratico degli studi fatti avviare dalla Cassa per il Mezzogiorno in vista di un piano di sviluppo regionale per la Calabria. innanzi tutto mi sia consentito, signor presidente , di ringraziare gli onorevoli colleghi che con le loro interpellanze mi hanno consentito di informare la Camera della mia iniziativa e del viaggio compiuto in Calabria a metà aprile, delle proposte da me fatte in conseguenza al Consiglio dei ministri , delle decisioni da esso prese e dell' azione (non dimentichiamolo nelle varie valutazioni) tuttora in corso . come ebbi a dichiarare alla stampa a Paola il 18 aprile, fin dai primi mesi dell' attività di Governo pensavo si dovesse dedicare una particolare attenzione alla Calabria, che risulta oggi la più depressa fra le regioni italiane. sollecitai fin da allora sui suoi problemi l' attenzione dei miei colleghi di gabinetto ed in particolare mi intrattenni più volte con il ministro Pastore e con il professor Pescatore sull' attuazione della legge speciale. ma, per esplicito impegno assunto in quest' Aula il 2 agosto, anteposi ad ogni altra cura per l' Italia meridionale quella di affrontare e risolvere i complessi problemi della redazione, dell' esame, del finanziamento e della presentazione del disegno di legge sul piano di rinascita per la Sardegna. adempiuto quest' impegno verso la Sardegna (impegno costituzionale prima ancora che governativo), tornai a considerare attentamente l' opportunità di qualche nuova iniziativa specifica, la quale approfondisse la conoscenza dei problemi della Calabria, la aggiornasse rispetto al rapporto del 1958 e consentisse al Governo di prendere conseguenti e coerenti decisioni. tra il marzo e l' aprile, l' esame dei problemi calabresi, fatto con membri del Governo, con membri di questa Camera, con il ministro ed il presidente della Cassa per il Mezzogiorno , coi prefetti delle province di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria , mi portò alla conclusione che poteva tornare utile un viaggio in Calabria. esso poteva consentire al presidente del Consiglio di osservare de visu la situazione, intorno alla quale si udivano tante e così diverse valutazioni, confrontandola con quella riscontrata in precedenti visite fatte sotto altra veste. e, non sembrandomi sufficiente vedere di persona, decisi anche di ascoltare quanti in Calabria esercitano o per mandato di differente origine o funzioni di rappresentanza parlamentare, governativa, amministrativa, sindacale. disposi pertanto affinché in ogni comune visitato fosse possibile ai sindaci di esporre liberamente o pubblicamente, se lo credevano le istanze dell' amministrazione, e in ogni capoluogo di provincia alcune ore fossero dedicate a leali e franchi scambi di vedute tra il presidente del Consiglio , il ministro per la Cassa del Mezzogiorno , le rappresentanze parlamentari di ogni colore, i prefetti, i questori, i presidenti delle amministrazioni della provincia e i sindaci dei capoluoghi, i presidenti delle Camere di Commercio , i dirigenti di tutte le organizzazioni economiche e sindacali. ove si fossero state richieste di altri sindaci, oltre quelli dei comuni visitati, di autorità religiose, di esponenti della regione o di singoli cittadini, disposi che tutti potessero aver modo di parlare o almeno di poter personalmente consegnare al presidente del Consiglio i memoriali o le istanze che avessero voluto. secondo questo programma, dal 13 aprile al 18 sera si svolse, insieme col ministro per la Cassa per il Mezzogiorno , il mio viaggio attraverso le tre province della Calabria. esso ci permise di attraversare il territorio e di sostare nei capoluoghi di circa 50 comuni, lasciando in noi un solo rammarico: quello di non aver potuto, per comprensibile limitatezza di tempo, visitare tutte le municipalità della Calabria, specie quelle più interne e più abbandonate, e portare a tutte in primo luogo il ringraziamento della nazione per il contributo da esse recato in ogni tempo alla nostra civiltà, alla nostra vita unitaria, al nostro progresso, e poi la certezza che, con la gradualità che le situazioni generali impongono, la risoluzione dei loro molteplici problemi dovrà fare ulteriori e decisivi passi avanti. a viaggio compiuto, devo esprimere ai parlamentari, alle autorità provinciali e comunali, al clero, alle popolazioni calabresi, la mia profonda riconoscenza per la cordialità e la comprensione con cui hanno favorito la mia opera, permettendomi di attestare al Consiglio dei ministri la consapevolezza e la gratitudine della Calabria per l' opera che lo Stato democratico ha finora svolto; ma anche di esprimere in quella sede, al di là di quello che i comunicati possono far capire, e senza reticenze, che la Calabria non ha nascosto la speranza che l' azione iniziata abbia i necessari perfezionamenti, le necessarie intensificazioni e le non meno necessarie integrazioni in ogni piano, da quello politico a quello amministrativo, a quello economico, a quello culturale e a quello sociale. in queste ultime mie parole vi è o per coloro che l' hanno chiesto o la sintesi delle impressioni ricavate nel viaggio in Calabria. la Repubblica italiana ha iniziato un' opera cospicua, ma i bisogni della Calabria sono tanti che quest' opera deve essere intensificata ed integrata, e debbono essere emendati i difetti che anche in essa si trovano come in tutte le cose umane. in qual senso i perfezionamenti debbano avvenire può comprendere chi rifletta che, nelle proposte da me presentate al Consiglio dei ministri del 20 maggio, ve ne sono alcune che riguardano le strutture e il funzionamento degli organi preposti all' applicazione della legge speciale. ve ne sono altre che preannunciano ritocchi alle norme che presiedono al funzionamento dell' « Isveimer » (e questo particolare è a tutti sfuggito, a torto). ve ne sono altre ancora che promuovono iniziali forme di coordinamento a livello provinciale (e coloro che aspettano i miracoli della regione avrebbero fatto bene a non dimenticare questo inizio); ed altre ancora che si propongono di migliorare il funzionamento di tutte le pubbliche amministrazioni. in qual senso l' intensificazione dell' opera iniziata debba svolgersi, certamente può intendere chi rifletta che nelle proposte da me presentate il 20 maggio ve ne sono alcune finanziarie, che consentono una immediata spesa per migliorare la viabilità minore, per ulteriormente riparare alcuni danni di guerra ed alluvionali, per accrescere le costruzioni di case sane al posto di tutte le residue baracche e delle ancora troppe case malsane. in qual senso l' opera iniziata debba essere integrata indicano poi le altre proposte del 20 maggio dirette ad accrescere il finanziamento della legge speciale per la Calabria fra il 1962 e il 1967, e che prevedono anche le forme per prorogarne l' efficacia oltre tale termine; quelle dirette ad aprire dal primo ottobre nuove scuole di ogni ordine e grado (e mi dispiace non si sia letta attentamente questa parte del comunicato), non cominciando con le università, ma coronando l' opera con l' istituzione dell' università per la Calabria; e quelle dirette a consentire alla Cassa più ampi interventi che, per la Calabria, significano possibilità nuove per le industrie e per le necessarie strutture degli acquedotti, delle fognature, delle strade, dei porti e degli aeroporti. infine, in qual senso congiuntamente si debba intensificare e integrare l' opera intrapresa mostra l' altra mia proposta del 20 maggio, che i ministeri interessati non lascino languire le aziende da essi dipendenti, e di altre ancora promuovano l' apertura per dare ai privati l' esempio di un intervento pubblico fiducioso e deciso ad allargare le possibilità di sviluppo della Calabria. operando in tal senso si sodisfano le più urgenti attese della popolazione calabrese, che per bocca di tanti cittadini e di tanti autorevoli rappresentanti, in ogni ora del mio viaggio, ha ripetuto questa istanza: perfezionate il funzionamento di quanto è già disposto, intensificate l' azione iniziata, integratela, sviluppatela. così esposti gli orientamenti tratti dal mio viaggio in Calabria, devo dire delle concrete misure che il Governo ha finora adottato. ne parlerò analiticamente in quanto stamane ho dovuto constatare con rammarico che non tutti hanno letto per intero, sia per la fretta, sia per il fatto che la stampa non sempre lo ha riportato integralmente, il comunicato del Consiglio dei ministri del 20 maggio. senza mettere in dubbio la buona fede di alcuno, non posso nascondere l' impressione che si sia letta una riga sì e due no... lo farò, in modo che ella, onorevole Miceli, abbia altri elementi da aggiungere, se crede, alla sua critica. « per favorire la diffusione dell' istruzione, premessa ad ogni sviluppo civile o dice il comunicato — il Governo ha disposto che dal 18 ottobre si aprano in Calabria altre numerose scuole di ogni ordine e grado » . ma evidentemente l' onorevole Alicata aveva fatto finta di non averlo letto o, per lo meno, apprezzato. attenda il 18 ottobre, onorevole Alicata, per dare un giudizio. il ministro della pubblica istruzione , d' intesa con quello per la Cassa per il Mezzogiorno , ha assicurato di essere già in grado di prevedere una larga attuazione delle decisioni prese dal Consiglio dei ministri . per rimediare all' ingiusta esclusione, finora avvenuta, di una regione popolata da oltre due milioni di abitanti dal novero di quelle che ospitano centri di studio universitari; per non obbligare le famiglie calabresi a sopportare un supplemento di spesa nei confronti delle altre famiglie italiane per l' invio dei loro figli a lontane università; e per non contribuire al depauperamento delle energie migliori cui, per tanti motivi, è già sottoposta la regione calabrese, il Governo ha deciso di istituire un' università in Calabria. il relativo disegno di legge sarà depositato nei prossimi giorni dal ministro della pubblica istruzione in Parlamento. dirà il Parlamento se la data del 1 ottobre (o l' 8 novembre) sembra troppo ravvicinata e quali correzioni si dovranno apportare a quel disegno di legge . comprendo la sua obiezione e mi accingo appunto a darle una risposta. il Governo ha adottato la formula del rettorato accentrato a Catanzaro e delle facoltà decentrate rispettivamente a Catanzaro per fisica-matematica e primo biennio di ingegneria, a Cosenza per agraria, a Reggio Calabria per architettura. le notizie da me fornite alla Camera riguardano le decisioni del Consiglio dei ministri . i motivi che hanno indotto il Governo ad orientarsi verso questa soluzione sono molteplici. innanzitutto la formula del rettorato unico e della distribuzione provinciale delle facoltà è stata invocata da tutti coloro o senza eccezione alcuna o che durante il mio viaggio mi hanno prospettato il problema dell' università calabra. tutti coloro che si sono occupati dell' argomento hanno espresso l' opinione che è stata poi fatta propria dal Consiglio dei ministri . chi è stato zitto, non aveva evidentemente precise idee in materia, o almeno così è da supporre. credevo che avessero taciuto perché non avevano alcuna opinione da esprimere. questa formula del decentramento è già stata applicata nel nostro paese. ed è già in funzione o per esempio, nelle Marche, dove l' università di Urbino ha delle facoltà decentrate ad Ancona, in Lombardia ed in Emilia per quanto riguarda Milano e Piacenza o senza dare luogo ad apprezzabili inconvenienti, ma offrendo invece più di un vantaggio. tra l' altro, tale formula ha il pregio di consentire con un minimo di spesa l' integrazione e l' arricchimento delle possibilità di scelta di facoltà universitarie nelle popolazioni dello stretto, perché l' istituzione della, facoltà di architettura a Reggio Calabria consentirà ai giovani di Messina di usufruire anche di questo insegnamento, che manca nella loro città, mentre l' articolazione delle tre facoltà nei tre capoluoghi favorisce anche la circolazione degli universitari in Calabria, con evidenti vantaggi per la conoscenza della regione da parte delle classi dirigenti di domani; per lo smussamento delle attuali ombrosità provinciali, e per una equa ripartizione su scala regionale e quindi per una certa compensazione degli oneri di frequenza universitaria, che viceversa senza il decentramento si concentrerebbero solo sulle famiglie di due province, a tutto beneficio della terza. l' onorevole Alicata ha detto: ella, onorevole presidente del Consiglio , è professore universitario. e proprio perché sono professore universitario non potevo dimenticare il valore determinante che per la vita civile di una regione e di una provincia ha la presenza di un centro universitario o sia pure di una sola facoltà. certamente bisognerà farle buone, ma non si può pensare, proprio nella nostra Italia che è stata in passato così ricca di iniziative universitarie, all' istituzione di una facoltà universitaria in una provincia come ad una remora, anziché ad uno sviluppo. e allora ringrazi Iddio che abbiamo fatto questo. certo che i miei viaggi diventeranno sempre più rari dopo questa accoglienza. per tutti questi motivi, dopo ampia discussione del problema ed apposito esame anche in sede di Consiglio superiore , prima che in sede di Consiglio dei ministri , onorevole Foderaro, è prevalsa la formula del rettorato unico con facoltà decentrate. e ora due sono gli auguri che ci facciamo (spero che tutti siano concordi almeno in questo): primo, che il Parlamento nella sua decisione definitiva valuti la fondatezza dei criteri che il Governo ha seguiti; secondo, che le singole facoltà dal Governo preannunziate per ognuno dei capoluoghi della provincia della Calabria divengano il buon seme capace di sviluppi proporzionati alle esigenze ed alle capacità della cultura calabrese. noi questa esigenza abbiamo constatato, in questa capacità di sviluppo crediamo, quindi immaginiamo che i primi tre nuclei iniziali siano capaci di grande ulteriore sviluppo. per accrescere le possibilità di raggiungere i fini previsti dalla legge speciale per la Calabria, specie in relazione alla difesa del suolo e alla vita delle popolazioni rurali o e senza pregiudizio per i più complessi provvedimenti che saranno suggeriti dall' ormai prossima conferenza per l' agricoltura o il Governo ha deciso, che il fondo globale di 204 miliardi sia accresciuto di altri 50 miliardi, cioè di 10 miliardi per ognuno degli anni fra il 1962-63 e il 1966-67. così la programmazione, che in base alla legge ha investito, al 31 giugno, 180 dei 204 miliardi disponibili, potrà, essere completata immediatamente, predisponendosi anzi, ed ampiamente, le misure atte ad utilizzare i nuovi 50 miliardi. e questa possibilità nuova non costituirà una remora per l' accelerazione della spesa di tutta la somma programmata; ma piuttosto, con l' estensione dei lavori di sistemazione montana gioverà ad assicurare da ogni rischio i notevoli lavori di bonifica in corso a valle. e nella previsione che, ultimati i programmi ed utilizzate le accresciute disponibilità, non tutti i fini enunciati dalla legge siano raggiunti, il Governo ha proposto che la legge espressamente determini fin d' ora le procedure, affinché, sulla base di un esauriente relazione e di una motivata proposta, essa possa essere prorogata con nuovi stanziamenti. nel quadro delle conclusioni della commissione parlamentare per il rispetto dell' articolo 81 della Costituzione il Governo si è attenuto al criterio, già adottato per la legge sui fiumi, di proporre una nuova spesa per i prossimi cinque anni, prevedendo però fin d' ora le modalità per il raggiungimento dei fini proposti, ove essi non risultino completamente attinti con le misure decretate. proponendo un maggiore finanziamento per la legge speciale, il Governo ha suggerito anche due modifiche alla legge stessa. la prima riguarda la composizione della Commissione di coordinamento (e richiamo su questa modifica l' attenzione di tutti, perché è stata interpretata in senso parzialmente diverso da quello che invece essa ha). il secondo comma dell' articolo 6 della legge speciale del 1955 prevede che della commissione facciano parte i presidenti delle amministrazioni provinciali, il presidente dell' Opera Sila , i rappresentanti delle associazioni delle bonifiche. durante il mio viaggio in Calabria, da molte parti mi è stato fatto osservare che non era giusto far partecipare alla commissione di coordinamento i rappresentanti delle province, dell' Opera Sila , dei consorzi di bonifica, che sono enti concessionari delle opere eseguibili in base alla stessa legge speciale. il rilievo è apparso fondato ed il Governo lo ha accolto, disponendo che i predetti rappresentanti facciano parte del comitato solo a titolo consultivo; mentre, ad integrare il comitato in sede deliberante , ogni Camera di Commercio , agricoltura e industria della Calabria designerà un esperto. sono ovvie le considerazioni alle quali abbiamo acceduto... potrebbe lei suggerirmi un altro organo capace di fare queste designazioni? insomma, la Camera del Lavoro ! ad ogni modo, in sede di discussione di quelle modifiche ella potrà suggerire un brillante emendamento. è bene che questa figura progressista la faccia lei. durante il viaggio in Calabria ascoltai anche fondate lamentele circa certi ritardi occorsi nell' esame e nell' approvazione dei progetti inerenti all' esecuzione della legge speciale. in base ai fondati rilievi e all' esperienza, per accelerare le procedure il Governo proporrà che l' approvazione dei progetti esecutivi di tutti i lavori da eseguirsi in base alla legge speciale, venga deliberata dal Consiglio d'amministrazione della Cassa per il Mezzogiorno , non sentito il comitato di coordinamento o come proponeva l' articolo 9 o ma con la partecipazione del presidente del suddetto comitato. la deliberazione concomitante dovrebbe servire ad eliminare superflui passaggi di carte, accelerando le procedure e determinando esaurienti discussioni e tempestive decisioni. circa i suggerimenti rivoltici autorevolmente da qualche collega, per esempio dall' onorevole Cassiani, di estendere i fini della legge speciale, il Governo ha creduto in questa fase di rispettare le precedenti decisioni del Parlamento, confermando le precipue finalità determinate nell' articolo 1 della legge medesima. quando si discuterà questa proposta, ella provvederà, documentando le sue affermazioni, a sollecitare da parte del Parlamento l' accoglimento di emendamenti aggiuntivi o sostitutivi che riterrà opportuni. per accrescere la partecipazione pubblica allo sviluppo industriale della regione calabrese il ministro delle Finanze ha impartito disposizioni affinché la miniera di sale di Lungro non solo venga mantenuta in servizio ma sia ammodernata in modo da accrescerne le possibilità di vita e di sviluppo. il ministro dell'Agricoltura e delle foreste, conseguito a metà di maggio il prescritto parere del Consiglio di Stato , tramite l' Azienda forestale ha presentato al tribunale la necessaria offerta e il deposito di 20 milioni per rilevare l' impresa privata dissestata di Bovalino per la lavorazione del legname; ed ove le procedure si concludano favorevolmente e celermente, come noi abbiamo chiesto, a Bovalino potrà funzionare un' azienda già privata, la cui riapertura ci è stata chiesta a gran voce dalle popolazioni. non abbiamo mandato, poi, nessun telegramma al sindaco di Bovalino, come diceva l' onorevole Minasi. non abbiamo speso neppure una lira per inviare telegrammi, perché la nostra visita in Calabria non è stata un giro elettoralistico. il ministro delle partecipazioni statali , tramite la Sme, ha disposto che abbiano sollecito inizio i lavori di costruzione della centrale termoelettrica del Mercure per l' utilizzazione delle risorse limitifere calabro-lucane, e così si realizzerà un nuovo centro produttore di energia e si procurerà lavoro alle maestranze delle province di Potenza e Cosenza. il ministro delle partecipazioni statali ha avuto altresì incarico dal Governo di fare approfondire le indagini, iniziate dopo il mio viaggio in Calabria, delle aziende Iri ed Eni, per individuare settori idonei a possibili nuove iniziative. ho ancora nelle orecchie, e soprattutto nella mente e nel cuore, le invocazioni unanimi che lavoratori ed industriali ci hanno rivolto in ogni comune e in ogni provincia, perché finalmente almeno un' industria di Stato venisse in Calabria. ho ascoltato tutte le richieste prendendo attenti appunti in ogni conversazione e parlando pochissimo. ho sentito ricordare qui i due motel di Soverato e di Sant' Eufemia . le due località non sono state scelte per fare piacere a Soverato o a Sant' Eufemia , ma perché, al limite della strada dei due mari, i due motel sono in condizioni di partecipare ad un intenso movimento per ora stradale, poi, speriamo, turistico. vorrei che ella fosse nominato governatore generale della Calabria. la caccerebbero via presto se facesse le tante chiacchiere che ora sta facendo! sono in grado di confermare che l' Eni ha deciso di costruire un' azienda di carpenteria a Vibo Valentia . ho sentito con quale fretta il Consiglio comunale di Reggio Calabria ha manifestato il suo disappunto per non essere stata presa in considerazione quella città. mi permetto di esortare i consiglieri comunali di Reggio Calabria a non aver tanta fretta, perché non vorrei che dovessero smentirsi riunendosi per inviare un ordine del giorno di plauso al Governo per quello che potrà avvenire nei riguardi della loro città. l' Iri sta approfondendo i suoi studi o che ci auguriamo possano sboccare in altre iniziative o per accertare altre possibilità anche nel settore minerario. la società Monte Amiata, a partecipazione statale , ha disposto che quattro geologi facciano intense ricerche. comprendo l' ansia delle popolazioni, avendo visto le condizioni in cui vivono. io sarei più impaziente di loro, se vivessi in quelle zone. ma spero che i calabresi e i loro degni rappresentanti in Parlamento, nei comuni e nelle province non dimentichino che il mio viaggio in Calabria è terminato il 19 aprile e in questo mese vi sono stati quattro concreti annunzi interessanti le saline di Lungro e la centrale del Mercure in provincia di Cosenza, l' azienda del legname di Bovalino in provincia di Reggio Calabria , l' azienda di carpenteria a Vibo Valentia e i due motel di Soverato e di Sant' Eufemia in provincia di Catanzaro. ad altre possibilità interessanti altre località, inclusa Reggio Calabria , potrei accennare anche in questo caso se non volessi attenermi alla regola di parlare solo delle cose di cui è stata presa una definitiva decisione. come da Paola il 18 aprile, così oggi 26 maggio dalla Camera dei Deputati mi permetto di invitare le popolazioni calabresi ad avere fiducia nello sforzo che quotidianamente insieme andiamo svolgendo perché la maggior parte possibile delle loro giuste attese sia sodisfatta. non potevamo e non possiamo immaginare che l' iniziativa pubblica possa risolvere da sola i gravi problemi dello sviluppo industriale della Calabria. il Governo, come affermai durante il viaggio in Calabria e anche a Torino, chiede la sempre più viva e attiva partecipazione dell' iniziativa privata a questo grande compito, e all' uopo ha considerato quali mutamenti dovevano essere apportati alle leggi che regolano la Cassa per il Mezzogiorno , anche in vista della utilizzazione di fondi resisi disponibili. così il Consiglio dei ministri il 20 maggio, su proposta del ministro Pastore, ha autorizzato la presentazione al Parlamento di una concreta riforma delle leggi vigenti. in base ad essa si potrà: a) assumere a carico della Cassa fino ad un massimo dell' 85 per cento della spesa occorrente per le opere che saranno eseguite dai consorzi e per le attrezzature delle aree di sviluppo industriale e dei nuclei di industrializzazione (domandate ai cittadini di Reggio Calabria se questo non è uno dei più gravi problemi, dopo che 30 anni fa fu distrutto un bergamotteto su cui adesso pascolano le pecore); b) concedere contributi fino ad una prima quota di investimento non superiore a 6 miliardi di lire per il sorgere e l' ampliamento di industrie nelle zone per le quali si sia costituito il consorzio; c) concedere ai consorzi contributi fino al 50 per cento della spesa per la costruzione di rustici industriali, finanziamenti per l' esproprio dei terreni, contributi per la costruzione di case occorrenti per le maestranze; d) concedere contributi fino al 40 per cento della spesa occorrente per la costruzione di invasi di particolare interesse per lo sviluppo industriale ; e) concedere contributi agli interessi relativi a finanziamenti di iniziative industriali effettuati da istituti speciali di credito, con fondi né forniti né garantiti dallo Stato o dalla Cassa, né attinti dal Mediocredito; i) finanziare costruzioni relative ai porti (onorevole Messinetti, ella sa quale allusione io feci in sede congrua rispondendo ad un interessante discorso del sindaco di Crotone, ai porti e agli aeroporti; gli amici di Reggio Calabria hanno avuto fretta nel trarre conclusioni), ritenute necessarie per le aree e i nuclei di sviluppo industriale , quando sia impossibile provvedere altrimenti e lo richieda la particolare situazione della zona; g) concedere agevolazioni per finanziamenti fino all' 80 per cento di iniziative alberghiere, a condizione che non si superi il limite della seconda categoria; h) provvedere a totale suo carico alla costruzione e al completamento delle reti di distribuzione interna degli acquedotti e delle fognature, adeguando anche le reti esistenti; i) disporre interventi nel settore ospedaliero, della scuola materna e dell' edilizia popolare. con queste proposte il Governo ritiene, anche sulla base delle osservazioni fatte in Calabria, di poter consentire alla Cassa per il Mezzogiorno lo svolgimento di una più efficace azione per lo sviluppo industriale , turistico e commerciale di tutte le regioni meridionali , senza distinzioni di sorta. naturalmente, conoscendo quanta parte dell' ulteriore sviluppo di alcuni centri della Calabria dipenda dalla esecuzione delle opere che la Cassa sarà autorizzata ad agevolare, invito fin da ora i parlamentari, che conoscono quanta parte dello sviluppo industriale o ad esempio, di Crotone, Reggio Calabria , Vibo Valentia , Cosenza, e di altri centri o sia connessa con l' ampliamento di porti e di aeroporti, con la costruzione di reti idriche, con l' apertura di zone e nuclei industriali, ad aiutare il Governo nell' approvazione delle proposte avanzate. un aiuto particolare allo sviluppo calabrese potrà venire da altre due parti, e cioè: anzitutto da quella unificazione delle tariffe elettriche di cui proprio ieri qui sì è discusso e intorno alla quale il ministro dell' Industria ha annunciato i propositi del Governo, nel momento stesso in cui illustrava il nuovo disegno di legge sulla obbligatoria sodisfazione delle richieste di allacciamento e fornitura di energia elettrica ; e poi dal credito, con la revisione delle norme che regolano per l' Italia meridionale l' « Isveimer » , per la Sicilia la « Irfis » , per la Sardegna il « Cis » . operando nei due sensi si aiuteranno tutte le regioni meridionali ed in particolare la Calabria, che non ha la fortuna o come del resto la Puglia, la Lucania, l' Abruzzo e Molise o di avere entro i propri confini la sede di uno degli istituti speciali di credito per il Mezzogiorno. le riforme di cui il Governo ha incaricato il ministro dell' Industria sono volte ad accelerare le procedure, ma anche a contemperare la concessione del credito di impianto con il grave problema del successivo reperimento del credito di esercizio. a questo proposito mi è gradito aggiungere che, al mio ritorno dal viaggio in Calabria, ho invitato il ministro del Tesoro e il governatore della Banca d'Italia a riesaminare tutto il problema della apertura dei nuovi sportelli bancari, per raggiungere il sacrosanto obiettivo di non abbandonare popolazioni ansiose di sviluppo al monopolio ritardatore di un solo istituto, comunque esso si chiami. con le decisioni suddette il Governo ritiene di aver predisposto qualche nuovo passo avanti per il progresso della Calabria e, con l' occasione, del Mezzogiorno in generale. ma la Calabria ci ha presentato anche particolari urgenze, alcune di carattere locale, specialmente segnalate nei promemoria di cittadini e di sindaci ed alle quali stiamo provvedendo con interventi in via amministrativa di vario genere; ed altre di carattere più generale riguardanti la viabilità minore, i danni di guerra, i danni alluvionali, il risanamento edilizio. di fronte a queste necessità urgenti il Governo ha deciso di provvedere nel modo che dirò dopo aver replicato all' onorevole Alicata, il quale ha voluto vedere una specie di particolarismo campanilistico nel fatto che si sia destinato il primo miliardo di lire alla costruzione di strade per due comuni della Calabria. onorevole Alliata, io mi sono sentito arrossire, come italiano, nell' apprendere che due comuni della Calabria erano isolati dal mondo ed ho ritenuto mio dovere morale, prima che politico, di anteporre questa ad ogni altra spesa diretta. sono lieto di vederla consenziente almeno in questo. saranno cose spicciole, ma cose che attendono di essere fatte da tempo, e il non farle suonava vergogna per tutti. per allacciare, dunque, al mondo i comuni di Alessandria del Carretto , in provincia di Cosenza, e di Rogudi in provincia di Reggio Calabria , nonché di alcune frazioni più popolate tuttora isolate, si è disposta la spesa di un miliardo di lire. per far fronte all' impegno nascente dalla legge sui danni di guerra si è disposta la spesa di un miliardo e 400 milioni (anche se non basteranno, si sarà cominciato a provvedere). per far fronte ancora all' impegno derivante dalla legge sui danni delle alluvioni, si è disposta la spesa di altri 2 miliardi di lire . per eliminare tutte le baracche ancora esistenti occorreranno circa 3 miliardi, e per costruire case idonee al posto di quelle malsane esistenti nelle tre province, si è disposta la spesa di 10 miliardi di lire . lo vada a dire agli abitanti di Palmi, che vivono nelle grotte. mi auguro che ogni anno si stanzino 10 miliardi per questo scopo. magari le elemosine fossero di decine di miliardi. chi comincia con queste elemosine compirà il resto, onorevole Amendola. quest' ultima erogazione si è potuto fare per la Calabria senza misconoscere le esigenze delle altre regioni meridionali , in quanto contemporaneamente, anche per la preannunciata modifica della legge in vigore , la Cassa per il Mezzogiorno potrà destinare alla eliminazione delle case malsane in altre regioni la cifra complessiva di 13 miliardi di lire . come l' onorevole Cassiani e i suoi colleghi nella interpellanza presentata sottolineano, il recente viaggio in Calabria ha rivelato i danni di un mancato o difettoso coordinamento. macroscopici, ad esempio, e su scala nazionale, sono apparsi i difetti di coordinamento tra l' azione del ministero della Pubblica Istruzione e quella della Cassa per il Mezzogiorno per quanto riguarda le iniziative nel settore scolastico. per rimediare a questo inconveniente, nel disegno di legge del ministro Pastore, approvato il 20 corrente, si è disposto che fosse inserito un ulteriore articolo per chiamare a far parte del comitato dei ministri della Cassa per il Mezzogiorno anche il ministro della pubblica istruzione . è un altro passo avanti verso una più organica visione della Cassa come organo propulsivo di uno sviluppo globale nel quadro del quale i problemi dell' istruzione debbono avere una funzione di primo piano . ma i difetti di coordinamento sembrano produrre guai in tutta l' amministrazione statale alla periferia; ed è per questo che il Consiglio dei ministri ha approvato il proposito, tradotto nel mio decreto del 20 maggio stesso, in base al quale in ciascuna delle tre province calabresi è fatto obbligo ai prefetti di riunire ogni tre mesi i capi dei servizi provinciali della pubblica istruzione , del genio civile , dell' agricoltura e foreste, dell' industria e commercio, del turismo e della sanità. prevedibile è la partecipazione a queste riunioni dei capi della provincia, dei sindaci, dei rappresentanti dell' amministrazione finanziaria , della Cassa per il Mezzogiorno , del comitato di coordinamento della legge speciale, dei dirigenti di organizzazioni sindacali e di esperti. nelle suddette riunioni trimestrali si procederà ad un esame dello sviluppo economico e sociale della provincia nel corso dell' ultimo trimestre, e in relazione al suddetto esame i capi dei singoli servizi ed enti riferiranno sullo stato di esecuzione delle opere e dei provvedimenti in precedenza disposti dalle singole amministrazioni. sarà rilevato lo stato di applicazione delle provvidenze generali e speciali in vigore , con particolare riguardo alla legge speciale per la Calabria. si indicheranno le misure che le rispettive amministrazioni intendono deliberare o proporre agli organi superiori per promuovere un ulteriore sviluppo della provincia. nelle suddette adunanze sarà concordato tra i servizi il coordinamento delle rispettive determinazioni e della loro esecuzione, al fine di conseguire un continuo, ordinato ed armonico sviluppo della provincia, senza sperequazioni tra settore e settore e tra zona e zona. infine si procederà ad un bilancio tra le esigenze rilevate e gli interventi possibili, al fine di richiedere e promuovere in sede provinciale o in sede superiore misure idonee ad assicurare la continuità dello sviluppo della provincia. affinché le riunioni producano anche al centro gli attesi effetti di segnalazione e di stimolo, l' articolo 4 del suddetto decreto prescrive che i verbali delle riunioni medesime debbano essere inoltrati al presidente del Consiglio dei ministri , segnalandosi invece ai singoli ministeri competenti le particolari esigenze eventualmente rilevate. è un esperimento nuovo che con questo decreto si inizia. sono in corso disposizioni perché si cominci a svolgerlo senza deviazioni ed avendo ben presenti i fini di sano, costruttivo coordinamento che esso si propone. si confida che per questa via il lamentato slegamento tra l' azione delle singole amministrazioni cessi, e che esse possano esercitare in pieno e armonicamente la funzione di strumenti di un unico organico sviluppo. affinché tale funzione possa essere esercitata con la massima efficacia, il Consiglio dei ministri ha deciso che in Calabria e in tutte le regioni meridionali le amministrazioni centrali inviino personale scelto e in numero adeguato. e poiché si è notata la tendenza dei più dotati a ridurre al minimo la permanenza in sedi talvolta disagiate e sempre molto impegnative, si è disposto che, ad incoraggiare la permanenza del personale nelle sedi meridionali, specie in quelle di maggiore impegno, siano ad esso riconosciuti gli incentivi di carriera previsti dalle leggi in vigore , specie dal testo unico del 1957, offrendo, a chi rimanga efficacemente per almeno un triennio nelle province in questione, la possibilità di essere con preferenza assegnato ad altra sede di propria scelta. le critiche elevate contro questa decisione non hanno nessuna ragione di essere, quando si rifletta che tutta la politica di sviluppo è basata sull' applicazione di incentivi. e se essi si riconoscono validi per attirare nel sud buoni imprenditori, non si vede perché non debbano essere riconosciuti validi per attirare nel sud i nostri migliori funzionari. è giusto fare assegnamento sulla dedizione al dovere di tutti i funzionari dello Stato; ma non si possono dimenticare i disagi che in certe sedi essi ancora affrontano ed il particolare impegno che da essi si richiede per secondare nel più efficace dei modi la politica di sviluppo che tutti auspicano. no, perché quelli del luogo avranno lo stesso trattamento di quelli che verranno, essendo funzionari dello Stato e non sudditi coloniali. del resto, questa è anche una decisione che ci hanno chiesto tutti. si vede che voi non avete più contatto con gli esponenti della regione. tutti coloro che hanno aperto bocca per toccare questo argomento. io non ebbi la fortuna (perché devo chiamarla fortuna per un governante incontrarsi con i rappresentanti parlamentari) di incontrarmi con lei; ma con tutti i suoi colleghi sì, ed ognuno fu libero di dire quello che voleva. tutti coloro che hanno parlato hanno sollevato questo problema. ella non ha parlato. perché non lo ha fatto? non le inibii di toccare questo argomento. nelle riunioni a cui ho partecipato in Calabria si trattarono tutti gli argomenti a ruota libera; e tutti coloro che parlarono e toccarono questo argomento, chiesero questo provvedimento. ella ricorderà che a Reggio Calabria cominciai i colloqui alle 8 del mattino e finii alle 3 del pomeriggio. quindi ne ho vista di gente. erano tutti calabresi, esponenti di tutte le categorie, dalla Cgil alla Cisl, dalla Camera di Commercio alla Confindustria, dal turismo e dall' artigianato fino ai commercianti. ho sentito tutti e tutto quello che volevano, e li ho lasciati parlare, religiosamente ascoltando ed imparando sempre molto. quanto abbiamo deciso non è un mortificante riconoscimento delle condizioni in cui si deve operare nel sud, ma è una nuova prova della nostra volontà politica di non trascurare alcun mezzo democratico per stimolare la rimozione di quegli ostacoli che frenano tuttora lo sviluppo del sud. anche in questo caso o come nei precedenti, che concernono la proposta modifica della legge sulla Cassa per il Mezzogiorno o degli istituti di credito speciale o della erogazione dell' energia elettrica o ho il piacere di aver potuto dimostrare che dal viaggio del presidente del Consiglio il Governo ha saputo trarre una lezione utile non solo per la Calabria, ma per tutte le legioni meridionali. spero che nessuno faccia il torto a me o ai miei colleghi di credere che in dieci o in venti giorni, dopo un esame attento ed approfondito di problemi così complessi, potessimo esaurire questo argomento. la lezione continuerà ad essere meditata per trarne altri frutti. da essi speriamo che via via traggano giovamento lo sviluppo del Mezzogiorno e il buon funzionamento di tutte le pubbliche amministrazioni. intanto la Cassa promuoverà (è stato già deciso, onorevole Cassiani) l' aggiornamento e l' approfondimento delle indagini preparatorie per un piano regionale di sviluppo, al quale bisogna arrivare nel quadro del piano nazionale cui attende la Commissione preannunciata al Senato dal ministro del Bilancio onorevole Pella. sul buon funzionamento della Pubblica Amministrazione vertono (e vengo alle interrogazioni) gli interventi dell' onorevole Minasi sulle « vacche pellegrine » e dell' onorevole Calabrò sui « cartelli esuberanti » . ringrazio l' onorevole Minasi di avere portato in quest' Aula la notizia, lanciata per prima da L'Unità , che il direttore dell' Opera Sila , dimissionario a seguito della « traslazione delle mucche » , sarebbe stato destinato quale rappresentante dell' Italia presso la Fao il ministro Rumor ha già da tempo smentito la pretesa notizia. non è funzionario del ministero: le sa bene. ripeto, l' onorevole Rumor ha già smentito la pretesa notizia. confermo la smentita del ministro dell'Agricoltura e assicuro il Parlamento che la « mucchite vagante » non sarà esportata a cura del Governo, che l' ha energicamente combattuta alla prima manifestazione. ringrazio anche l' onorevole Calabrò di aver segnalato la presenza d' un cartello del consorzio di Rosarno in posizione, dirò così, anomala. devo informare l' onorevole interrogante che notevoli lavori della Cassa e del consorzio di Rosarno si stanno svolgendo in quella zona; ma devo aggiungere, per la verità, che il cartello, regolamentare ove sia in prossimità dei lavori, è eccessivo se, come nel caso, non è stato apposto nelle immediate vicinanze delle opere in corso . da una rapida inchiesta che ho fatto fare, risulta anche a me che il cartello in questione fu posto alla vigilia del passaggio del presidente del Consiglio , il quale pertanto lo classifica come un caso particolare e « cartellonaceo » della cosiddetta « mucchite vagante » riscontrata nella pianura di Sibari. assicuro che ho richiamato gli enti interessati all' osservanza dei regolamenti, i quali obbligano a mettere in apposita forma la pubblica indicazione dei lavori in corso , per ogni eventuale controllo, anche dei cittadini, ma non obbligano affatto a certe manifestazioni che la serietà, il senso della misura, il rispetto del prossimo e l' uso del denaro pubblico assolutamente condannano. il caso delle mucche vaganti mi offre il destro... ho il dovere di rispondere a tutte le domande che mi sono state poste. e il presidente del Consiglio risponde condannando questo costume. che cosa vuole di più? in Italia, onorevoli colleghi , la condanna in massa non esiste. questi due deprecati episodi devono convincerci che non basta l' opera dei governanti, per quanto possano viaggiare e disporre, a correggere certi malanni da cui ancora è afflitto il nostro paese, se tutti i cittadini o e, fra essi, tutti coloro che hanno particolare mandato e responsabilità o non aiutano il Governo, in uno spirito costruttivo, nell' opera immensa di secondare lo sviluppo del paese e in quella, più grande ancora, di affinare la sensibilità civica di tutti gli italiani, specie di coloro che hanno il compito, in periferia e al centro, di sovrintendere alla vita delle nostre comunità locali e della nostra grande comunità nazionale. reputo di avere assolto al mio dovere di rispondere alle interpellanze e alle interrogazioni che mi sono state rivolte. ringrazio gli onorevoli interpellanti e interroganti dell' occasione che mi hanno offerto d' informare il Parlamento del viaggio compiuto in Calabria in aprile e delle decisioni conseguenti prese in maggio per la Calabria e per tutte le regioni meridionali . ci preme di dire lealmente e chiaramente che non crediamo, nessuno di noi membri del Governo, di aver risolto i problemi della Calabria e del Mezzogiorno. crediamo però di aver apportato un nuovo contributo alla risoluzione di essi segnalando e cominciando a praticare qualche cosa di nuovo, modificando qualche legge preesistente, adducendo nuovi mezzi e soprattutto risvegliando l' opinione pubblica di tutta Italia sull' importanza nazionale di un' idonea e sollecita risoluzione dei problemi del Mezzogiorno. credo che alla risoluzione di essi altri contributi dovranno essere recati da provvedimenti che il Governo ha presentato da tempo al Parlamento. alludo al piano per la scuola, al piano per le autostrade, al piano per la Sardegna, alle leggi sui fiumi e sui nuovi impianti sportivi. so che il Parlamento si sta occupando appassionatamente di questi provvedimenti ed io mi auguro che, portati alla definitiva approvazione, essi consentiranno di dare al sud le nuove scuole, le autostrade e le nuove possibilità di sviluppo che esso attende per poter recare il suo grande concorso al progresso continuo di tutta la nazione. questo progresso è stato senza confronti nell' ultimo decennio; ma sarà senza dubbio superato nel prossimo decennio, ove si riesca a far concorrere alla sua promozione tutte le energie naturali e umane delle regioni meridionali . il Governo si propone o come anche in questi giorni crede di aver dimostrato o di non perdere occasione per promuovere tale opera. ho l' onore di esprimere la certezza che il Parlamento continuerà a stimolare e a sorreggere l' opera del Governo e di ciò confermo ai presidenti delle due Camere, ai deputati e ai senatori la profonda gratitudine mia e dei miei colleghi.