Palmiro TOGLIATTI - Deputato Opposizione
III Legislatura - Assemblea n. 423 - seduta del 20-04-1961
Sui recenti fatti di Parlamento
1961 - Governo I Amato - Legislatura n. 11 - Seduta n. 33
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

due motivi ci avevano spinto a presentare un' interrogazione relativa ai fatti cubani e ad insistere, particolarmente nella seduta di ieri, per il suo svolgimento di urgenza. più che due motivi, forse, onorevoli colleghi , due preoccupazioni, serie gravi, pesanti: una, relativa al corso della vergognosa aggressione contro il popolo cubano , l' altra, relativa al pericolo grave che questa aggressione ha fatto e fa gravare sulla sicurezza delle relazioni internazionali e sulla pace di tutti i popoli. chiedevamo quindi al Governo che esso trovasse il modo di esprimere, come Governo di tutto il popolo italiano , lo sdegno per l' aggressione al popolo cubano , quello sdegno che senza dubbio penetrava e penetra tuttora l' animo della maggioranza degli italiani. gli chiedevamo inoltre che ci dicesse come esso intende contribuire alla difesa dell' indipendenza e della libertà del popolo cubano e ad allontanare i pericoli che l' aggressione al popolo cubano fa gravare sulla pace del mondo. non siamo stati sodisfatti da ciò che il presidente del Consiglio ci ha detto, né per quanto riguarda la prima, né per quanto riguarda la seconda di queste questioni. anzi, per alcuni aspetti, la risposta che ci ha dato il presidente del Consiglio ci ha perfino stupefatti. onorevole Fanfani, quando ella ci dice che a Cuba avrebbe avuto luogo una disperata impresa di non si sa bene quali ospiti del governo degli USA, è consapevole di dire qualche cosa che è una falsità: che storicamente e politicamente è contraria alla realtà dei fatti, è un vero e proprio inganno? a Cuba che cosa è avvenuto? ha avuto luogo una aggressione armata, organizzata dall' esterno, contro il Governo cubano, contro l' indipendenza e la libertà del popolo di Cuba. questa aggressione è stata organizzata e compiuta coi mezzi tecnici di uno Stato moderno, con l' impiego di mezzi aerei e navali quali possono essere a disposizione soltanto di uno stato maggiore e dell' esercito di una grande potenza. e l' aggressione è stata organizzata dal governo degli USA. questa è la realtà! ed essa è incominciata e qui il nostro ricordo va lontano, ai tempi di un' altra aggressione contro un popolo libero, ai danni della Spagna — nello stesso modo ed è continuata nello stesso modo di allora, con bombardamenti di città aperte da parte dell' aviazione da guerra di un grande Stato imperialista, con l' impiego di truppe mercenarie, col massacro di liberi cittadini. non si può negare questa realtà, non si può dire che le cose siano andate diversamente! perché? perché pullulano i giornali, le interviste, le dichiarazioni che attestano la verità di ciò che noi diciamo. onorevole Fanfani, il 21 ottobre del 1960, in un famoso contraddittorio alla televisione americana, l' allora vicepresidente degli USA, Nixon, dichiarava sfacciatamente: « sono state prese misure per mettere in quarantena il governo di Castro » . e aggiungeva: « gli USA elimineranno Castro come hanno eliminato Arbenz nel Guatemala » ; Arbenz, come sapete, era il capo di un Governo libero e legittimo, consacrato da una elezione di cui nessuno ha mai contestato la validità e che aveva raccolto la stragrande maggioranza dei voti; ma Arbenz era l' uomo che aveva promesso di fare ed iniziato la riforma agraria nel Guatemala, togliendo la terra ai grandi monopoli americani. e Arbenz, bollato per questo come comunista, fu cacciato via in nome della libertà, dicono i governanti degli USA! la libertà, per loro, sono gli interessi dei loro monopoli. dal novembre del 1960 in poi, cioè già sotto l' amministrazione del signor Kennedy — di quel signor Kennedy che nel contraddittorio con il vicepresidente Nixon del 21 ottobre rimproverava l' amministrazione Eisenhower di non essere stata sufficientemente sollecita ed energica nello sbarazzare il continente americano della presenza del governo di Castro — dal novembre del 1960, dico, si moltiplicano da parte del governo americano gli atti tendenti apertamente a organizzare l' intervento armato contro la Repubblica di Cuba . alla riunione degli Stati sudamericani, gli USA propongono sanzioni contro Cuba; ma la proposta viene respinta. ecco allora iniziarsi l' organizzazione dell' invasione, denunciata ripetutamente e ampiamente, in tutte lettere, senza che mai queste denunce siano state smentite. alla fine del novembre 1960 viene costituito un comando per l' invasione di Cuba nella Florida, in quella città da cui sono partiti gli attacchi di pochi giorni or sono. viene aperta una campagna di reclutamento condotta da funzionari del governo americano . cito testualmente, da fonti americane pubbliche. un dirigente del cosiddetto movimento controrivoluzionario anticastrista, in una intervista a un settimanale ufficioso del governo americano , dichiara che è stato deciso di adoperare la forza per mettere fine al regime di Castro. l' 11 gennaio avviene la rottura delle relazioni diplomatiche tra gli USA e la Repubblica di Cuba , seguita immediatamente dallo stanziamento di 100 milioni di dollari per aiuti ai cosiddetti profughi della Repubblica cubana , cioè per l' organizzazione della aggressione. nel febbraio le denunzie si moltiplicano. viene rilevato che esiste nel Guatemala una base di addestramento di forze d' attacco alla Repubblica cubana . il giornale di Wall Street , autorevolissimo organo dell' opinione pubblica americana, descrive come vengono addestrati i reparti e conclude che non è un segreto che gli USA stanno fornendo armi e denaro ai gruppi anticastristi e stanno addestrando reparti militari cubani in Florida e nel Guatemala. tutto questo può essere ignorato? può il nostro Governo venirci a dire che si tratta della disperata impresa di qualche ospite del governo americano ? no! non si può prendere in giro il Parlamento e l' opinione pubblica del paese con simili affermazioni. l' attacco alla Repubblica cubana è avvenuto con mezzi di guerra americani; gli sbarchi sono avvenuti sotto la protezione di unità aeree e navali americane. i mezzi da sbarco catturati dall' esercito cubano sono mezzi dell' esercito americano; le armi conquistate respingendo l' aggressore sono tutte armi di questo esercito. di fronte a questi fatti, di fronte a questa realtà, che cosa ha da dire il nostro Governo? ci troviamo di fronte a una violazione aperta e precisa dello statuto delle Nazioni Unite ; a un atto di aperto e brutale intervento di una grande potenza imperialistica per sopprimere la libertà di un popolo, il quale vuole vivere indipendentemente dai desideri di questa grande potenza e dei grandi monopoli che un tempo lo opprimevano. di fronte a fatti simili sarebbe stata necessaria una presa di posizione senza equivoci e (mi permetta il presidente del Consiglio ) senza ipocrisie: la condanna esplicita della aggressione e degli aggressori e la proposta che vengano adottate misure acciocché l' aggressione potesse venire respinta e non possa ripetersi. ma che cosa si rimprovera al governo rivoluzionario cubano? eccessi, ci ha detto il presidente del Consiglio , che hanno suscitato non si sa quali delusioni. mi son dato la pena di leggere ancora una volta, in questa occasione, il memoriale recentemente pubblicato dal governo degli USA sulla situazione cubana e che contiene le accuse rivolte dal governo statunitense a quello di Fidel Castro. una delle accuse, forse la principale, è che vi sono dei comunisti negli apparati di governo della Repubblica cubana . dopo aver fatto questa affermazione e presentato la cosa come uno scandalo, il governo degli USA ha ancora la faccia tosta di dirci che difende la libertà, l' indipendenza, l' eguaglianza degli uomini! i comunisti possono essere e hanno il diritto di essere in apparati di Governo di qualsiasi paese. i dirigenti degli USA e di tutti i grandi paesi imperialisti, e anche voi, onorevoli colleghi , che oggi siete al Governo in Italia, dovete abituarvi all' idea che d' ora in poi i comunisti saranno in misura sempre maggiore e sempre più efficace al Governo dei popoli i quali vogliono difendere la loro libertà e l' indipendenza e lavorare per un profondo rinnovamento sociale. nel memoriale del governo degli USA si rimprovera, poi, alla Repubblica cubana il fatto che nelle sue riviste militari si vedono sfilare carri armati di provenienza sovietica o cecoslovacca. come se nelle parate militari che hanno luogo in Turchia, alle frontiere dell' Unione Sovietica , non sfilassero carri armati e altre armi, anche atomiche, americane! la realtà è che il governo degli USA, quando assunse il potere il regime di Castro, credeva che questi non fosse altro che uno dei soliti dittatori del Sud America , che rovesciano il loro avversario promettendo democrazia, ma poi si inseriscono immediatamente nella grande linea dell' asservimento ai padroni dell' America del Nord . Fidel Castro, come già ha sottolineato il collega Riccardo Lombardi, ha invece fatto sul serio, ha affrontato con misure economiche, inevitabili e necessarie, il problema della redenzione del popolo di Cuba dalla schiavitù che su di esso gravava da decenni, anzi da secoli. si trattava di un popolo che non aveva nemmeno il diritto di servirsi dei cimiteri, perché ad essi potevano accedere soltanto i ricchi. una delle misure adottate da Fidel Castro è stata proprio quella di far sì che anche i poveri potessero avere normali esequie. le principali direttive dell' attività del Governo cubano sono state la riforma agraria e l' espropriazione del capitale americano, che opprimeva quel popolo e impediva lo sviluppo dell' economia del paese. la riforma agraria cubana non è un piano verde. un' autentica riforma. nella legge che dà inizio ad essa è posto un limite preciso alla proprietà della terra; fittavoli e compartecipanti diventano proprietari della terra che lavorano ed è soppresso il contratto di mezzadria. secondo questa linea si muove il governo rivoluzionario cubano, fino ad avere, nel marzo 1960, espropriato tre milioni e mezzo di ettari, i quali oggi sono in proprietà di contadini coltivatori o delle cooperative di contadini coltivatori. due o tre settimane dopo l' adozione della legge di riforma agraria , ecco la protesta degli USA, che prima minacciano e poi adottano sanzioni economiche volte a rovinare l' economia dell' isola. incomincia così il processo che deve necessariamente seguire il cammino della nazionalizzazione delle proprietà dei grandi monopoli americani, della creazione di una economia nazionale diretta secondo un piano, dell' adozione di un sistema di pianificazione statale e di altre riforme, che tendono al rinnovamento radicale di tutta la struttura economica. ecco ciò che si rimprovera al popolo cubano , alla Repubblica di Cuba ed al suo Governo. si aggiunge che vi sono state privazioni di libertà, severe condanne, atti crudeli. la realtà è che tutti coloro che hanno visitato la Repubblica cubana — e negli ultimi tempi essa è stata visitata da uomini appartenenti a tutte le opinioni, comunisti, socialisti, intellettuali di altra provenienza, cattolici — hanno attestato che non esiste altro paese in cui le masse del popolo aderiscano in modo così profondo al loro governo e lo sostengano con tanto slancio ed entusiasmo. questa è vera democrazia. se poi questa democrazia, per ricacciare e punire i paracadutisti lanciati da aerei americani a compiere atti di sabotaggio nelle imprese nazionalizzate, per organizzare attentati e sommosse, deve difendersi, essa ha diritto di farlo. queste non sono privazioni della libertà. questa è la libertà che va avanti sopprimendo i nemici della libertà stessa. per questi motivi la Repubblica di Cuba è diventata nell' America Latina un esempio per tutti quei popoli ed è un esempio affascinante per le classi lavoratrici di tutto il mondo, per tutti coloro che vogliono il progresso democratico ed il rinnovamento dell' odierna società. a questo proposito, signor presidente , devo esprimere una critica severa, una deplorazione per il fatto che il nostro Governo, nel corso del recentissimo viaggio del presidente della nostra Repubblica nei paesi dell' America Latina , gli abbia fatto fare, a proposito di ciò che sta avvenendo a Cuba, dichiarazioni inammissibili. voi stessi — è stato detto nel discorso a cui mi riferisco, indirizzato all' assemblea di uno dei due paesi visitati dal presidente della nostra Repubblica — avete oramai a poche centinaia di chilometri dalle vostre coste un esempio di una società che si forma non precisamente secondo i nostri ideali di libertà e di giustizia ed avete in ciascun paese, come abbiamo noi, fermenti i quali possono condurre a grave turbamento dello sviluppo politico di un popolo. deploro nel modo più aperto ed energico che siano state fatte dal presidente della nostra Repubblica queste dichiarazioni. signor presidente , la mia memoria è ancora abbastanza tenace per farmi ricordare che in differenti occasioni, da esponenti di tutti i settori, sono state formulate in quest' Aula critiche all' operato del Capo dello Stato . non veniamo meno in alcun modo al rispetto che dobbiamo alla carica del Capo dello Stato ; e se le sue dichiarazioni... che ho ricavato da tutti i giornali, venissero dichiarate non autentiche, non potrei che compiacermi di questo, in quanto esse non esprimono il pensiero, l' animo della maggioranza del popolo italiano . quanto al richiamo che ella ha fatto, signor presidente del Consiglio , all' espansione del comunismo nel mondo e al pericolo comunista come uno dei motivi che avrebbero causato, o per lo meno spiegherebbero l' aggressione odierna al popolo cubano , intendo precisare che il capo del governo cubano non è comunista ed il partito comunista non è il partito dirigente della repubblica e del governo di Cuba. i comunisti danno a Cuba il loro contributo in prima fila al movimento di liberazione del popolo cubano dalle catene della miseria e della schiavitù che si sta compiendo oggi sotto la guida del governo rivoluzionario e all' opera di rinnovamento sociale da esso intrapresa. quanto, poi, al fatto che paesi comunisti abbiano dato e diano aiuto al popolo cubano ... nella situazione in cui esso è venuto a trovarsi in conseguenza delle illegittime misure di blocco adottate dal governo degli USA, non trovo in questi fatti nulla che possa essere rimproverato ai paesi comunisti, ma soltanto qualcosa che va ascritto a merito di questi paesi. essi hanno in questo modo dimostrato che la loro presenza e la loro forza è oggi garanzia di indipendenza e di libertà per tutti i popoli! intendo sottolineare la grande differenza che passa tra i paesi comunisti, i quali danno il loro appoggio, la loro solidarietà, il loro aiuto concreto a un popolo come quello cubano nella lotta per conquistare piena libertà, benessere e indipendenza, e il governo degli USA il quale non si vergogna di avere come propri alleati la Spagna di Franco, il Portogallo di Salazar, il brigante Ciang Kai Scek e così via . tutti i paesi del mondo che sono governati da cricche reazionarie e fasciste sono appoggiati dal governo americano , il quale poi ha la faccia tosta di presentarsi come « amico della libertà » ! il comunismo è una grande forza che avanza, che combatte per la democrazia, per il rinnovamento sociale, per la pace in tutto il mondo. può darsi, onorevoli colleghi democristiani, che la cosa non vi faccia piacere, ma ciò non cambia l' ordine delle cose. allo stesso modo non credo abbia fatto piacere al governo americano il modo come le truppe che aveva lanciato all' aggressione del popolo cubano sono state respinte, schiacciate, distrutte. oggi siamo quindi in grado di salutare con gioia la vittoria del popolo cubano ed esprimiamo la nostra ammirazione per la decisione con cui l' aggressione è stata respinta, per l' unità delle forze popolari che nella lotta si è mantenuta e rafforzata. esprimiamo la nostra ammirazione per il coraggio, per l' eroismo di cui questo popolo ha dato prova battendosi contro un esercito che sapeva essere sostenuto da una delle più grandi potenze militari del mondo. non riteniamo però che sia cessato il pericolo. l' imperialismo è una bestia malvagia. non accetta le sue sconfitte. » pronto sempre a rinnovare gli attacchi. battuto una volta, non escludiamo che possa cercare di rinnovare l' attacco con forze nuove, con forze forse superiori, tentando ancora una volta la partita e ancora una volta mettendo in pericolo la pace del mondo. per questo esprimiamo ancora una volta la nostra solidarietà attiva al Governo e al popolo cubani e rivolgiamo a tutto il popolo italiano un appello a esprimere in tutti i modi questa solidarietà. sappiamo che vi sono dei giovani i quali hanno dichiarato che, nel caso che lotte armate a Cuba si ripetessero e dovessero durare, sono pronti a recarsi volontari per combattere al fianco dei difensori della libertà di Cuba. il popolo italiano ha una grande tradizione di questo generoso contributo di uomini, di coraggio, di eroismo e di sangue alla lotta di tutti i popoli. Garibaldi ha mostrato la strada e noi abbiamo saputo batterla non senza onore quando si è trattato di difendere la Repubblica spagnola dall' aggressione del fascismo italiano e tedesco. ho detto all' inizio che la nostra interrogazione era ispirata anche dalla preoccupazione per il pericolo che l' aggressione al popolo cubano al popolo fa correre alla sicurezza internazionale e alla pace. l' attuale presidente degli USA si presentò, per essere eletto e dopo la sua elezione, annunciando che si proponeva di guidare gli uomini e gli Stati verso una frontiera nuova. si credette che questa frontiera potesse veramente essere una frontiera di libertà, di giustizia e di pace. la realtà è che oggi ci accorgiamo che questa frontiera è ancora una volta l' orlo dell' abisso, al cui fondo v' è un conflitto mondiale combattuto con armi di sterminio. prima vi è stato il Laos, ora Cuba. senza dubbio! nel Laos, il Governo legale venne abbattuto da forze armate organizzate e dirette dagli USA. il popolo di quel paese si ribellò e fece sentire di essere più forte di coloro che avevano cacciato il suo legittimo Governo di fronte alla rivolta del popolo del Laose al successo di essa, cioè di fronte alla propria sconfitta, il presidente degli USA svergognatamente si è messo a gridare. denunciando il preteso intervento altrui. in realtà, così nel Laos come a Cuba, i mercenari spinti dagli USA ad aggredire quei popoli per calpestarne l' indipendenza e la libertà, sono stati battuti. questo è un fatto che dobbiamo registrare, perché dimostra quanto grandi siano oggi le possibilità dei popoli di andare avanti con le proprie forze, respingendo tutti gli attacchi reazionari, realizzando piani di profonda riforma economica e di rinnovamento sociale, difendendo contro tutti le proprie libertà. l' aggressione a Cuba ha però reso più grave la situazione internazionale. in questa situazione, che fa il nostro Governo? abbiamo esposto i fatti. vi abbiamo presentato le prove dell' aggressione americana. sono fatti e prove della cui veridicità è convinta l' opinione del nostro paese e del mondo intiero. di fronte ad essi abbiamo una domanda precisa da rivolgere al nostro Governo: è ancora possibile che il nostro paese sia tenuto legato e sottomesso agli indirizzi di un Governo come quello degli USA, il quale si è macchiato e continuamente si macchia della colpa di avventure che provocano alla guerra e che possono scatenare nel mondo un terribile conflitto sterminatore di tutto il genere umano? legato e sottomesso a un Governo che si muove sulla linea dell' avventura e della provocazione? questa è la domanda che le poniamo, onorevole presidente del Consiglio ; la domanda che poniamo a voi, onorevoli colleghi democristiani. sappiamo che nel vostro intimo voi comprendete come sia legittima la preoccupazione nostra. essa è preoccupazione di tutti gli italiani, i quali sentono che da un' avventura come quella di Cuba, da un' avventura come quella del Laos, possono derivare conseguenze tali per cui domani il nostro paese potrebbe. praticamente, essere fatto scomparire dalla faccia del mondo. il fatto che voi irridiate a un problema posto con questa serietà e con questa documentata prova della giustezza della nostra impostazione, mi permetta, signor presidente , di dire che è soltanto sintomo di irresponsabilità. noi chiediamo al Governo una chiara posizione di condanna degli aggressori americani; chiediamo che il Governo appoggi nell' Organizzazione delle Nazioni Unite , nel dibattito in corso al comitato politico e al Consiglio di sicurezza , l' adozione di misure effettive per impedire che nuovi atti di aggressione armata contro il popolo cubano possano avvenire. chiediamo infine che il nostro Governo, rendendosi conto di questo continuo aggravarsi della situazione internazionale per colpe che risalgono sempre alla stessa parte provocatrice di conflitti in tutte le parti del mondo, compia atti tali che sgancino la responsabilità dell' Italia dal presente carro di una politica che conduce ad un aggravarsi continuo della situazione internazionale e rende attuale la minaccia di un conflitto sterminatore. rivolgiamo queste richieste a voi perché siete il Governo d' Italia. siamo convinti che tra voi vi sono coloro che comprendono, se non in tutto, in gran parte, la legittimità delle nostre richieste. e rivolgiamo con questo contenuto un appello a tutte le forze popolari e democratiche affinché si rendano conto della gravità della situazione, affinché continuino a raccogliersi in un moto spontaneo di solidarietà attorno al popolo di Cuba che difende la propria indipendenza e la causa del proprio progresso, affinché si uniscano e combattano efficacemente per una politica di distensione internazionale, per una politica che condanni l' imperialismo ed apra a tutti i popoli la via della sicurezza e della pace.