Giuseppe SARAGAT - Deputato Opposizione
III Legislatura - Assemblea n. 273 - seduta del 05-05-1960
Sulla fame nel mondo
1960 - Governo I Cossiga - Legislatura n. 8 - Seduta n. 89
  • Comunicazioni del governo

signor presidente , a nome del gruppo socialdemocratico mi permetto di osservare che il Governo attuale non ha ancora avuto la fiducia della Camera dei Deputati . ciò, come ella ben sa, signor presidente , è in contrasto con l' articolo 94 della Costituzione della Repubblica, il quale afferma che il Governo deve avere la fiducia delle due Camere. chiedo pertanto che si inizi senz' altro la discussione sulla fiducia al Governo. è pur vero che un precedente Governo presieduto dall' onorevole Tambroni si è presentato alla Camera con un mandato del presidente della Repubblica che lo invitava a tener conto delle più urgenti esigenze della nazione e degli impegni costituzionali, tra i quali i bilanci, la cui discussione deve obbedire a termini di legge prestabiliti. tale era il mandato che il presidente Gronchi diede al Governo Tambroni, il quale si presentò alla Camera il 4 aprile con un discorso del presidente del Consiglio di cui, onorevoli colleghi , vi sono noti i termini. debbo far rilevare che già allora il mandato del presidente della Repubblica fu interpretato da quel Governo in un modo alquanto inconsueto. testualmente il presidente Tambroni ha detto allora: « il Governo si propone una sua attività per il tempo che il Parlamento riterrà opportuno e necessario » . in altri termini, contrariamente a quanto poteva apparire dal mandato ricevuto dal Capo dello Stato , il Governo che allora si presentò alla Camera non poneva alcun limite alla propria durata, salvi beninteso quelli normali per tutti i governi in regime democratico. ciò che importa sottolineare è che nelle sue dichiarazioni di allora l' onorevole Tambroni, pur accennando alla preminenza del momento amministrativo su quello più propriamente politico, elencò una lunga serie di provvedimenti e di propositi che per la loro attuazione richiedevano un tempo molto lungo. basterà riferirsi al testo del discorso pronunciato allora dal presidente del Consiglio per rendersi conto dell' ampiezza di tali provvedimenti. il presidente del Consiglio allora, oltre ad accennare agli impegni fissatigli dal mandato del presidente della Repubblica , vale a dire l' approvazione dei bilanci, si proponeva di svolgere una attività nei seguenti settori: creazione degli organismi regionali, perfezionamento delle autonomie locali, provvedimenti per il Mezzogiorno, riorganizzazione della burocrazia, e, in senso più lato, della macchina dello Stato, creazione del ministero dell' amministrazione. inoltre, l' onorevole Tambroni prospettava sviluppi nel campo economico che, seppur suggeriti da una visione conservatrice dei problemi, implicavano un largo margine di tempo. così il presidente Tambroni sottolineava l' opportunità di una politica di interventi nel settore degli investimenti, in quello alimentare, in quello dell' agricoltura, dopo avere eluso il problema delle fonti di energia in nome del preteso carattere amministrativo del suo Governo di allora. ne ribadiva poi la funzione politica con provvedimenti che implicavano una durata indeterminata, come la riorganizzazione del settore dei trasporti terrestri, marittimi ed aerei. infine, l' onorevole Tambroni si diffondeva in una analisi dettagliata del piano della scuola, del settore fiscale e via discorrendo. è noto, onorevoli colleghi , che dopo il voto della Camera il Governo ha rassegnato le proprie dimissioni in seguito ad un ordine del giorno della direzione della Democrazia Cristiana . il presidente della Repubblica ha dato allora mandato al presidente Fanfani di tentare la formazione di un nuovo Governo. di fronte al fallito tentativo dell' onorevole Fanfani, il presidente della Repubblica ha invitato l' onorevole Tambroni a presentarsi al Senato. a cospetto di un intervento di un autorevole componente dell' altro ramo del Parlamento, il senatore Terracini, con cui si sollevava il problema della esatta natura del Governo Tambroni, il presidente del Senato affermava che si trattava di un Governo il quale era costituzionalmente perfetto e che, in ogni caso, il problema era di competenza dell' altro ramo del Parlamento, vale a dire della Camera. orbene, onorevoli colleghi , noi riteniamo che il Governo che si è presentato al Senato e che ne ha ottenuto la fiducia non è il Governo che ha ottenuto a suo tempo la fiducia alla Camera. e ciò per quattro ordini di motivi. il primo motivo è il seguente: il Governo Tambroni si è presentato al Senato con dichiarazioni del presidente del Consiglio aggiuntive e radicalmente diverse dalle dichiarazioni fatte a suo tempo alla Camera. infatti, contrariamente alle dichiarazioni fatte alla Camera, per cui il Governo si proponeva una sua attività per il tempo che il Parlamento avesse ritenuto opportuno e necessario, vale a dire per una durata indeterminata, l' onorevole Tambroni ha fissato al Senato la durata del suo Governo nei termini seguenti: il Governo ha lo scopo di consentire l' amministrazione dello Stato per il tempo necessario alla discussione ed approvazione dei bilanci da parte delle due assemblee. assolto tale impegno di lavoro ed assicurata la presenza dell' Italia negli incontri internazionali di imminente scadenza, il Governo riterrà di aver compiuto il compito limitato che si è proposto e si propone, e si presenterà al Parlamento perché ne prenda atto. dalle stesse dichiarazioni del presidente del gruppo parlamentare della Democrazia Cristiana , senatore Piccioni, risulta che la durata massima di questo Governo non può andare oltre il 31 ottobre. ci troviamo quindi di fronte ad una differenza sostanziale per quanto riguarda la durata, e tale differenza sostanziale non è che il riflesso dei mutamenti sostanziali intervenuti nel programma esposto al Senato. in luogo della lunga elencazione di propositi che tutti abbiamo ascoltato alla Camera, al Senato si è, avuta una semplice dichiarazione. riferendosi alla pura approvazione dei bilanci ed alla presenza dell' Italia nelle imminenti riunioni internazionali, l' onorevole Tambroni ha detto: « dalla rigorosa osservanza dei compiti suindicati il Governo si qualifica con funzioni amministrative senza possibilità di evasione, anche se esse comportano responsabilità non lievi e pongono problemi diversi » . sicché, come ognuno vede, siamo lontani assai dalla formula esposta dalla Camera di un Governo in cui il momento amministrativo prevaleva su quello politico. il secondo motivo che ci induce a ritenere questo Governo diverso da quello che ebbe a suo tempo l' approvazione della Camera è la sua diversa composizione. tutti i precedenti che possono essere citati nulla tolgono alla validità della mia osservazione, tanto più che questa differenza nella composizione del Governo si accompagna, come abbiamo visto, ad una sostanziale differenza programmatica. vorrei a questo proposito citare l' opinione di un eminente giurista, l' onorevole Codacci-Pisanelli, professore di diritto pubblico , in una dichiarazione che fece dopo la riunione del direttivo della Democrazia Cristiana il 9 aprile: « nell' ipotesi in cui i ministri non recedessero dalle dimissioni » (si riferiva ai ministri che avevano dato le dimissioni in quel momento) « il Governo, che non sarebbe più in tal caso il medesimo che ebbe venerdì il voto di fiducia , dovrebbe darne notizia alla Camera perché questa, ove lo ritenesse opportuno, riaprisse la discussione sulla fiducia. ritengo perciò non conforme alla Costituzione che il Governo proceda alla discussione dinanzi al Senato prima di essersi riunito e di aver superato la questione nel modo sopra indicato » . ma vi è, onorevoli colleghi , un' altra più evidente e più profonda ragione che ci impedisce di considerare questo secondo gabinetto Tambroni (perché secondo, indubbiamente, esso è) come una semplice, smagrita e direi minimizzata reincarnazione del primo Governo Tambroni. il presidente del Consiglio dei ministri è nominato dal Capo dello Stato . questo atto implica una scelta ed un rapporto di fiducia politica. quando il presidente del Consiglio rassegna nelle mani del Capo dello Stato le proprie dimissioni e questi si riserva di accettarle, l' iniziale rapporto fiduciario rimane come sospeso. se il Capo dello Stato respinge dopo opportuna meditazione le dimissioni, il rapporto risorge nella sua interezza. ma se il Capo dello Stato , ben lungi dal respingere le dimissioni, compie l' atto esattamente contrario e cioè incarica un' altra persona di costituire il gabinetto, il rapporto è pubblicamente, sostanzialmente, formalmente e vistosamente spezzato. il momento nel quale il Capo dello Stato scioglie la riserva espressa di fronte alle dimissioni del presidente del Consiglio in carica è alternativamente quello in cui le respinge o quello in cui affida ad altri l' incarico. nel caso nostro, la riserva è stata sciolta ed il primo gabinetto è morto politicamente e costituzionalmente quando il Capo dello Stato ha conferito l' incarico all' onorevole Fanfani. il; rinvio del gabinetto Tambroni al Senato è pertanto null' altro che un reincarico dato ad un nuovo Governo. qualsiasi precedente possa essere invocato per contestare questa affermazione, proverebbe semmai non già che questa affermazione non è valida, ma che nel passato non si è data la giusta importanza a un grosso problema costituzionale. vorrei infine aggiungere, anche se l' argomento non ha valore dal punto di vista strettamente giuridico, ma è altamente significativo da quello politico, che la stessa direzione della Democrazia Cristiana ha riconosciuto che si tratta di due governi diversi. la decisione della direzione della Democrazia Cristiana del 28 aprile prova questa diversità. si legge infatti nel documento: « la direzione ha preso inoltre atto delle dichiarazioni rese dal presidente Tambroni al Senato, le quali hanno chiarito il carattere puramente amministrativo del Governo, i suoi obiettivi limitati all' approvazione dei bilanci ed all' assicurazione della presenza dell' Italia in relazione alle urgenti scadenze internazionali, la sua limitazione di durata » . il documento prosegue: « in tali condizioni e con tali prospettive ha ritenuto di dare la sua collaborazione al di fuori di ogni qualificazione o scelta politica per l' adempimento del dovere di dare un Governo che assolva nell' immediato futuro e fino alla scadenza del termine di approvazione dei bilanci alle fondamentali e indilazionabili funzioni costituzionali » . da questo testo risulta in modo inconfutabile che la stessa direzione della Democrazia Cristiana ha ritenuto che il secondo Governo fosse del tutto diverso da quello che aveva respinto subito dopo il voto del gruppo « missino » alla Camera dei Deputati . al primo Governo Tambroni la Democrazia Cristiana revocò la fiducia, al secondo la concesse. se i presupposti erano diversi, diverso è politicamente il Governo. se i presupposti sono gli stessi, è mutata la maggioranza. in entrambi i casi, la discussione deve necessariamente essere aperta. questi sono i motivi, signor presidente , che ci confortano nell' opinione di trovarci di fronte ad un Governo che non ha ancora avuto l' investitura di questo ramo del Parlamento, il mio intervento a seguito delle comunicazioni del Governo che l' onorevole presidente ha avuto la bontà di leggerci, intende aprire il dibattito politico sulle dichiarazioni dell' onorevole Tambroni. questo dibattito, al quale certamente parteciperanno anche i rappresentanti degli altri gruppi parlamentari , non potrà non portare ad una votazione finale sulla fiducia al Governo. a conclusione del dibattito sulle dichiarazioni del primo Governo Tambroni, il gruppo parlamentare della Democrazia Cristiana presentò una mozione di fiducia sulla quale la Camera fu chiamata a votare. la logica vorrebbe che, anche a conclusione del dibattito che ora si inizia, lo stesso gruppo parlamentare della Democrazia Cristiana depositasse alla Presidenza una mozione di fiducia . se ciò per caso non avvenisse. il presidente della Camera non vorrà certamente negare ai gruppi parlamentari di opposizione il diritto di chiedere una votazione conclusiva. infatti, a norma dell' articolo 94 della Costituzione, il Governo deve avere la fiducia delle Camere, e ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominate: sia presentata dal gruppo parlamentare di maggioranza, sia presentata dai gruppi parlamentari di opposizione, l' importante è che la Camera dei Deputati voti alla fine del dibattito sopra una mozione, con la quale venga approvata o negata la fiducia a questo secondo Governo Tambroni. il quale, senza una investitura della Camera che faccia seguito a quella del Senato, sarebbe indiscutibilmente un Governo incostituzionale per esplicita violazione dell' articolo 94 della Costituzione della nostra Repubblica.