Ugo LA MALFA - Deputato Opposizione
III Legislatura - Assemblea n. 273 - seduta del 05-05-1960
Sulle novità intervenute nella maggioranza che sostiene il Governo
1960 - Governo IV Berlusconi - Legislatura n. 16 - Seduta n. 490
  • Comunicazioni del governo

vorrei chiarire, signor presidente , che nella sua disamina dell' intervento dell' onorevole Saragat vi è una lacuna che occorre cercar di colmare. non è che l' onorevole Saragat abbia fatto una questione d' ordine costituzionale e poi la questione di merito relativa alle comunicazioni lette dal presidente della Camera . la situazione è più complessa. ponendo la questione costituzionale e supponendo, in ipotesi, che essa venisse accettata, l' onorevole presidente del Consiglio avrebbe dovuto ripetere alla Camera la dichiarazione che ha fatto — al Senato come base del dibattito di merito. cioè non possono costituire oggetto di un dibattito (ammessa la pregiudiziale costituzionale) le dichiarazioni del presidente della Camera , ma le dichiarazioni del presidente del Consiglio che noi sconosciamo. in altri termini, noi non conosciamo quello che il presidente del Consiglio ha detto al Senato. ed è un' ignoranza, signor presidente , che ci pone in una situazione imbarazzante. ma ella crede, signor presidente , che in un dibattito sulla fiducia, noi possiamo ignorare l' impegno preso al Senato dal presidente del Consiglio di considerare esaurito il suo mandato il 31 ottobre? la Camera ignora questo impegno; nessuno ce lo ha detto. ella sa benissimo che, nella presentazione del Governo alle Camere, il discorso programmatico si ripete esattamente alla Camera e al Senato; ed è su questa ripetizione formale, parallela ed esatta come contenuto, che si apre il dibattito nell' uno e nell' altro ramo del Parlamento. qui ci troviamo nella strana situazione che, essendo cadute molte parti del programma, essendo cambiata la natura del Governo nella sua struttura, nelle sue finalità politiche (almeno per dichiarazione del maggior gruppo qui rappresentato), essendosi il Governo posto un limite, la Camera formalmente ignora questa posizione del Governo, mentre ha dato la fiducia a una posizione governativa nel frattempo scomparsa. d' altra parte, signor presidente , un problema di questo genere non può riguardare il Senato: il Senato si è comportato benissimo nell' ignorare quest' aspetto. infatti il Senato si è trovato di fronte ad una nuova dichiarazione programmatica , una dichiarazione che poteva essere considerata di partenza per il Governo, e su quella ha votato la fiducia. non è il Senato che possa esaminare questi aspetti gravemente costituzionali, ma siamo noi, signor presidente . se ella ritiene che il fatto che noi ignoriamo dichiarazioni fondamentali rese dal Governo sia trascurabile e nella sua coscienza ella crede di poter superare questa che, secondo me, è la fondamentale obiezione che la Camera fa, al di fuori di ogni divisione politica, ella si assuma questa responsabilità. ma io credo che sull' aspetto fondamentale delle dichiarazioni del Governo che io sommariamente ho lumeggiato, la Camera non è in condizioni di avere opinioni, poiché non ha ascoltato il presidente del Consiglio .