Giorgio ALMIRANTE - Deputato Appoggio
III Legislatura - Assemblea n. 251 - seduta del 28-01-1960
Norme sulla promulgazione e sulla pubblicazione delle leggi e dei decreti del Presidente della Repubblica e sul referendum costituzionale (1259); Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa del popolo.
1960 - Governo II Segni - Legislatura n. 3 - Seduta n. 251
  • Attività legislativa

annunciando il voto favorevole del gruppo del Movimento Sociale Italiano al provvedimento oggi esaminato, mi permetto di rilevare che non si tratta, come mi è sembrato abbia fatto osservare poco fa l' onorevole Malagodi, di una discussione procedurale, bensì di una discussione politica di alta responsabilità. in linea di procedura, le osservazioni che l' onorevole Malagodi ha fatto possono anche essere da noi condivise, nel senso che sarebbe stato indubbiamente più corretto riproporre in Commissione la discussione sul testo che oggi abbiamo un po' frettolosamente approvato in Aula. debbo però ricordare che, quando in Commissione venne presentato l' ordine del giorno Berry-Bozzi, noi prendemmo posizione contraria, in quanto la tesi sostenuta in quell' ordine del giorno (oggi ripresa dall' onorevole Malagodi), la tesi secondo cui cioè si sarebbe dovuto approvare il referendum costituzionale e accantonare il referendum abrogativo non era (e vorrei che se ne convincessero i colleghi della Democrazia Cristiana che in quel momento furono favorevoli a quell' ordine del giorno ) una tesi vera e propria, bensì un espediente. e con gli espedienti non si risolvono i problemi politici; con gli espedienti non si risolvono e non si debbono neppure affrontare i problemi costituzionali, che sono problemi di grande responsabilità. non aveva senso approvare un provvedimento in cui si dava vita ad un solo tipo di referendum, accantonando, vale a dire rigettando nel nulla, un altro tipo di referendum non meno importante del primo. ciò premesso e precisato, debbo dire quale è il significato politico che ha per il Movimento Sociale Italiano la votazione di oggi. il Movimento Sociale Italiano non ebbe la fortuna e la possibilità di essere presente in sede di Costituente, quando cioè fu varata la Costituzione. pertanto, il primo atto veramente solenne di carattere costituzionale al quale il Movimento Sociale Italiano ha l' onore di partecipare è quello che si celebra oggi con l' approvazione finalmente (è strano che ciò sia sfuggito alle sinistre, ed in particolare all' onorevole Pajetta) di una norma, il referendum costituzionale , che consentirà al popolo italiano e al Parlamento italiano di rivedere le non poche norme della Costituzione, a cominciare dall' ordinamento regionale, che, approvate e proclamate nel 1948, si sono dimostrate alla luce della esperienza, almeno a nostro avviso contrarie alla volontà e all' interesse obiettivo del popolo italiano . l' atto che oggi compiamo — che consentirà, ripeto, alle minoranze, alle opposizioni di chiedere che siano rivedute norme che sono state già approvate in questi 12 o 13 anni dalle maggioranze parlamentari — non dovrebbe, io penso, tornare tanto gradito ed essere tanto solennizzato dai settori dell' estrema sinistra , dalle vestali in malafede cioè della intangibilità della Costituzione, ma dovrebbe essere salutato con gioia da quei settori, come il nostro (e ci duole che non sia con noi il gruppo liberale, il quale forse non ha considerato questo che è il vero aspetto del problema), che non hanno mai pensato che la Costituzione non potesse e non dovesse essere, sia pure nelle debite forme, riveduta, e non hanno mai pensato che non potesse essere riveduta, sia pure attraverso l' espressa volontà del popolo italiano , l' attività legislativa di queste tre legislature. è quindi in questo spirito che si può salutare con profonda sodisfazione l' atto politico e costituzionale che ci accingiamo a compiere dando ad esso una interpretazione diversa da quella data dall' onorevole Pajetta in nome dell' estrema sinistra .