Francesco COSSIGA - Deputato Maggioranza
III Legislatura - Assemblea n. 238 - seduta del 16-12-1959
Norme sul referendum costituzione e sulle leggi di proposta popolare
1959 - Governo II Segni - Legislatura n. 3 - Seduta n. 238
  • Attività legislativa

ritengo di dover richiamare l' attenzione della Camera sul fatto che in realtà, con l' ordine del giorno di cui chiediamo l' approvazione, non abbiamo voluto affatto entrare in un giudizio di merito sui vari tipi di referendum che la Costituzione ha previsto, come gli onorevoli colleghi della sinistra hanno voluto imputarci, ma semplicemente ci esprimiamo a favore di una successione logica nell applicazione delle norme costituzionali, che non credo possa affatto considerarsi violazione della Costituzione stessa. sono d' accordo che tutte le norme costituzionali, specie quelle che prevedono organi ed istituzioni, sono ugualmente obbligatorie e pongono a carico degli organi costituzionali, significatamente dal Parlamento, l' obbligo della loro attuazione concreta con l' emanazione di quelle norme secondarie che sono necessarie per l' attuazione stessa. ma non v' ha dubbio che la Costituzione, pur ponendo a carico del Parlamento questo preciso obbligo costituzionale, ha lasciato ad esso, se non la discrezionalità di attuare questa o quest' altra parte della Costituzione, certo una discrezionalità nella scelta dei tempi di attuazione degli istituti medesimi. e credo che di ciò siano convinti anche i colleghi dell' estrema sinistra , perché, se è vero che essi si sono fatti parte zelante nel chiedere l' attuazione di una certa parte della Costituzione, non mi consta che abbiano mai presentato proposte di legge per l' attuazione di altre disposizioni della Costituzione, per esempio dell' articolo 39 sulla organizzazione sindacale , o dell' articolo 40 sulla regolamentazione del diritto di sciopero. non vi state battendo, comunque, perché venga data sollecita attuazione a questi due dettati costituzionali. ciò significa che voi, colleghi dell' estrema sinistra , in piena legittimità, ritenete che vi sono delle norme la cui attuazione può essere differita nel tempo. quando chiediamo che venga data anzitutto attuazione all istituto del referendum costituzionale , e ci pronunciamo a favore di una sua regolamentazione unitaria insieme agli istituti della promulgazione e della pubblicazione, riteniamo di essere in linea con quella che è la realtà costituzionale, guardata senza spirito di parte. ho ascoltato le parole autorevoli dell' onorevole Targetti con quella deferenza che un giovane cultore di diritto deve a un maestro del diritto, e che un giovane membro del Parlamento deve a chi in quest' Aula ha combattuto da molto tempo nobili battaglie; ma mi permetto di dissentire dalla sua opinione, secondo cui gli istituti del referendum sono una cosa unitaria, sol perché unitario è il loro nome e si tratta di manifestazioni del potere di uno stesso organo, cioè il corpo elettorale . partendo da questo punto di vista , dovremmo ritenere che i procedimenti elettorali, sol perché trovano la loro origine nel corpo elettorale , siano tutti identici, sia che si tratti della elezione della Camera dei Deputati , sia che si tratti dell' elezione del Senato, o dei consigli comunali , o dei consigli provinciali . come esistono leggi diverse per la elezione della Camera dei Deputati , per quella del Senato, per quella dei consigli comunali e dei consigli provinciali , così noi facciamo una legge sul referendum costituzionale , e un' altra legge sul referendum abrogativo . si tratta di due istituti profondamente diversi. mentre il referendum costituzionale si pone come la forma più semplice di referendum, anche per il suo carattere di condizione per la promulgazione di un atto del Parlamento già perfetto, non v' ha dubbio che istituti come il referendum abrogativo , che hanno dei limiti nella Costituzione e per i quali è prevista una procedura della cui difficoltà non possiamo non tener conto, sollevano delicati problemi sul vuoto legislativo che si viene a creare per l' abolizione di una legge e per i rapporti che intercorrono fra questo referendum e quello costituzionale. si tratta di problemi che meritano un più accurato esame da parte della Camera. con questa proposta di sospensiva (che non può significare insabbiamento), non facciamo altro che affermare la priorità logica e giuridica del referendum costituzionale rispetto ad altre forme di referendum la cui realizzazione richiede uno studio più ponderato. ci si accusa di aver fatto qui il processo ad alcuni istituti costituzionali, e segnatamente al referendum abrogativo : consentitemi, onorevoli colleghi , di rilevare che poco anzi, da una voce così autorevole come quella dell' onorevole Targetti, si è sentito fare il processo alla partecipazione del popolo alla riforma costituzionale , si è sentito fare il processo al referendum costituzionale , sostenendosi essere antidemocratica e contraria allo spirito della Costituzione l' attuazione di una riforma costituzionale nei modi dalla stessa Costituzione previsti! l' onorevole Targetti si è mostrato preoccupato del fatto che noi (ma non abbiamo assolutamente questa intenzione!) vogliamo negare al popolo la possibilità di abrogare una legge; ma proprio per questa sua profonda fiducia, che io condivido, nel popolo italiano , egli non potrà temere la partecipazione del popolo ad un eventuale procedimento di revisione costituzionale nelle forme previste dalla Costituzione. se il popolo italiano è maturo, come io ritengo che sia, per prendere in forma democratica decisioni abrogative delle leggi, sarà anche maturo per partecipare, in unione col Parlamento e nelle forme previste dalla Costituzione, ad una revisione costituzionale. nel votare l' ordine del giorno Migliori, la parte a nome della quale ho l' onore di parlare non intende fare una scelta pro o contra gli istituti della Costituzione, ma vuole attuare la Costituzione in uno degli aspetti più delicati e più essenziali quale è quello di mantenere in vita, chiamando il popolo a parteciparvi, quel potere costituente che nel popolo ha la sua origine. l' onorevole Targetti, le cui parole non possono non essere ascoltate con l' attenzione che merita la sua autorità morale e politica, ha detto che la nostra Costituzione vuole essere una testimonianza resa dall' Assemblea costituente a coloro che sono caduti per la libertà. ma non mi consta che nelle democrazie liberali ci si sia serviti del popolo per modificare la Costituzione in senso illiberale; purtroppo modificazioni di Costituzioni democratiche, da quella cecoslovacca a quella polacca e a quella ungherese, si sono avute, non certo, a mio giudizio, in senso liberale e democratico, come è auspicato dai colleghi della sinistra. votando l' ordine del giorno Migliori noi riteniamo di compiere un passo innanzi nell' attuazione della Costituzione e di contribuire ad assicurare al popolo il massimo potere, quello costituente, che in esso ha la sua fonte. ciò facendo, noi siamo convinti di operare in senso conforme non soltanto alla lettera della Costituzione, ma anche alla nostra ispirazione profondamente democratica.