Giorgio ALMIRANTE - Deputato Opposizione
II Legislatura - Assemblea n. 132 - seduta del 04-06-1954
Abrogazione della legge 31 marzo 1953
1954 - Governo Scelba - Legislatura n. 2 - Seduta n. 132
  • Attività legislativa

signor presidente , onorevoli colleghi , credo di poter rilevare che l' aspetto più strano di questa discussione è costituito da questa discussione stessa, perché è veramente strano che addì 4 giugno 1954 si discuta ancora non soltanto sul modo di dare sepoltura ad un cadavere, ma addirittura sulla necessità e sull' urgenza di dare sepoltura ad un cadavere putrefatto da gran tempo. sicché, dato che siamo in un' atmosfera di celebrazioni e di celebrazioni di eroi della Resistenza, io vorrei proclamare la legge elettorale maggioritaria eroe della Resistenza perché ha resistito anche troppo. il guaio è che si tratta di un eroe della Resistenza che non riusciamo a commemorare. vorremmo commemorare anche questo. vorremmo farvi rilevare, onorevoli colleghi , che i tentativi svolti, per la verità un po' stancamente soprattutto dalla Democrazia Cristiana , di trasportare questo dibattito sul piano procedurale e giuridico, sono privi di consistenza e di fondamento. è evidente che in questo momento si sta svolgendo un dibattito politico, che ha la sua grossa importanza di fronte all' opinione pubblica ; ed è altresì evidente che le diverse parti in questo momento si assumono delle responsabilità politiche , anche perché le argomentazioni di carattere giuridico portate dai sostenitori della sospensiva, in particolare dall' onorevole Bozzi, sono quanto mai fragili. onorevole Bozzi, ella, rendendosi conto — è troppo intelligente e sensibile per non averlo fatto — che esiste al centro dello schieramento di Governo un vuoto politico, ha tentato di sostituire il vuoto politico con la storiella del vuoto giuridico. non vi è il vuoto giuridico, onorevole Bozzi. giuridicamente la situazione è così piena che, proprio perché è giuridicamente piena, voi avete paura di abrogare questa legge senza essere sicuri che venga abrogata anche l' altra. i primi a non essere convinti di un vuoto giuridico siete voi, perché se foste convinti della tesi del vuoto giuridico cadrebbe la ragione della sospensiva. la legge del 1948, onorevole Bozzi, non vi piace, e l' unico motivo per cui state chiedendo la sospensiva è che politicamente siete del tutto convinti che il vuoto giuridico non esiste. e la dimostrazione è anche troppo facile, onorevole Bozzi. non le farà il torto — perché sarebbe un torto grave nei confronti di un giurista del suo valore e della sua rinomanza — di credere che ella abbia sostenuto in buona fede la tesi del vuoto giuridico. ella l' ha sostenuta perché doveva sostenerla, altrimenti avrebbe dovuto trasportare il dibattito su quel piano politico dal quale voi rappresentanti dei partiti minori avete invece ragione di rifuggire. ma ella non può essere convinto di questa tesi, perché il titolo III della proposta dice: « l' articolo 59 di testo unico è abrogato e sostituito dal seguente » , per cui se ora si abroga questo titolo, si abroga la norma e l' articolo 59 resta in vita. mi consenta: glielo chiarirò con argomenti. ella non era nella scorsa legislatura a litigare con noi. noi c' eravamo e su questi argomenti abbiamo discusso, e le cito gli argomenti delle vostre, non delle nostre parti. il titolo della legge è: « modifiche al testo unico delle leggi per l' elezione della Camera dei Deputati » , e quando, iniziando il lunghissimo dibattito e la grossa battaglia sulla legge elettorale , noi che a quella legge ci opponevamo, dichiaravamo che non si trattava di modifiche ma di una nuova legge elettorale , sostenemmo che si dovesse modificare anche il titolo e si dovesse parlare di legge elettorale o di riforma della legge elettorale , mentre tutti i rappresentanti della maggioranza sostenevano che si trattava semplicemente di modifiche e che in tal senso la legge doveva essere intitolata e che in tal senso doveva essere intesa. non potete oggi dar voi una interpretazione difforme dalla interpretazione ufficiale che la maggioranza sostenne ed impose con il dibattito e con il voto di allora. non si tratta di una nuova legge elettorale , si tratta di modifiche. abolendo le modifiche, resta in piedi la precedente legge. sono concetti così elementari che mi stupirei e rammaricherei se in buona fede doveste sostenere una tesi talmente balorda dal punto di vista giuridico; e debbo difenderla, onorevole Bozzi, dicendole che ella ha sostenuto questa tesi per amor di tesi, perché sia imposta, ma non creduta. siete sostenitori di una causa evidentemente persa, persa da oltre un anno, e vi arrampicate sugli specchi. pertanto, lasciando da parte l' argomento di carattere giuridico, che non ha consistenza, lasciando da parte le tesi di carattere procedurale che non hanno consistenza; e venendo al merito politico della questione che ci interessa, l' onorevole Bozzi ha detto che in fin dei conti il problema è di metodo: si tratta di divergenze di metodo, e basta; la maggioranza vuole che si proceda all' abrogazione solamente quando ci sarà un nuovo progetto di legge che sodisfi la maggioranza: le opposizioni vogliono che si proceda immediatamente alla abrogazione. onorevole Bozzi, non è differenza di metodo, è differenza di valutazione politica e di responsabilità politica . ci sono motivi politici gravi, profondi e diversi che muovono voi e che muovono noi nel momento in cui sosteniamo le opposte tesi. in sostanza, dal 7 giugno 1953 quattro governi hanno preso solenne impegno di abrogare immediatamente la legge elettorale maggioritaria ; il Governo Pella, il Governo Fanfani, il Governo Scelba. di questi quattro governi due ebbero vita assolutamente effimera, sicché non possiamo far loro carico del mancato mantenimento dell' impegno. ma gli altri due, il Governo Pella e il Governo Scelba, entrambi espressione della maggioranza democristiana, dopo aver preso solenne impegno, l' impegno, per ragioni nel merito delle quali non voglio per ora entrare, non hanno mantenuto. dopo di che il Governo stesso attraverso le persone dei deputati di sua parte viene a chiederci di aver fiducia in un' ennesima promessa governativa. è assurdo. voi avete perso il diritto a rivolgervi alla fiducia non dico della Camera, ma dell' opposizione. potete aver fiducia in voi stessi (e vi dimostrerò che non avete neppur questa), ma non potete assolutamente riscuotere su questo specifico problema, sul quale avete almeno due volte mancato alla fiducia che la Camera vi aveva accordato, la piena fiducia della Camera. evidentemente quando il Governo attraverso la persona dell' onorevole Bozzi e dell' onorevole Zaccagnini fa sapere che manterrà l' impegno, noi siamo nel pieno diritto e soprattutto nel dovere di non credere a questa promessa e di richiamarlo al suo immediato ed inderogabile dovere. tanto più, dicevo, che voi non avete fiducia in voi stessi, perché non è sfuggito a nessuno il fatto che la proposta di sospensiva non è stata oggi avanzata dal Governo è stata avanzata dal partito liberale , e che la proposta di sospensiva è stata molto straccamente sostenuta dal Partito di maggioranza . non è sfuggito a nessuno il fatto — i giornali nei giorni scorsi ne hanno data ampia notizia — che la Democrazia Cristiana poteva anche aderire al nostro punto di vista e che sono stati i partiti minori del Governo ad opporre un rifiuto. ci rendiamo naturalmente conto della situazione in cui si trovano liberali, socialdemocratici e repubblicani. se ho ben inteso la posizione dell' onorevole Bozzi, essi preferiscono rischiare di truffare piuttosto di essere truffati; cioè preferiscono la eventualità di dover aderire alla effettuazione di nuove elezioni con la legge maggioritaria , piuttosto che trovarsi nella condizione di dover regalare alla Democrazia Cristiana la legge elettorale del 1948 che indubbiamente graverebbe sui già fragili e striminziti destini dei partiti minori, così da ridurli a nulla. onorevole Pacciardi, ella ha avuto, subito dopo il 7 giugno, il buon gusto e il buon senso , che noi le riconosciamo, di dare atto all' opinione pubblica di aver determinato il vostro fallimento. noi ci rendiamo appunto conto delle vostre perplessità e non possiamo darvi torto nella vostra mancanza di fiducia nel vostro parente maggiore: vi siete cacciati in quell' impiccio, vi siete messi in quella parentela e, subendone i guai e le ipoteche, avete paura di essere traditi dalla Democrazia Cristiana la quale, in virtù anche di un atteggiamento deciso dell' opposizione, potrebbe prendere la palla al balzo ed abrogare la legge maggioritaria (che d' altra parte non esiste più, perché è stata ripudiata dalla coscienza popolare) ridando vigore alla legge del 1948 per la prossima celebrazione elettorale, a vostro marcio dispetto. senonché, onorevoli colleghi dei partiti minori del centro, la vostra posizione non è la posizione dell' opinione pubblica e nemmeno quella del Governo del quale fate parte. se non sbaglio, una delle condizioni che hanno determinato la formazione del Governo quadripartito fu proprio l' abrogazione della legge elettorale maggioritaria e la presentazione di un sistema proporzionale . però questo Governo, che vive già da mesi, ha già annunciato piani mirabolanti, ha messo in cantiere leggi importantissime, attraverso i suoi ministri socialdemocratici ha già risolto i problemi delle finanze, della viabilità, dei lavori pubblici e della disoccupazione, cosicché, da quando Romita e Vigorelli sono al Governo si respira veramente perché hanno pianificato tutto (a chiacchiere, naturalmente); ma nessun ministro è ancora riuscito a risolvere il problema della legge elettorale che pure è il più semplice di tutti. sono passati cinque o sei mesi e chiedete ancora il rinvio al 4 luglio di questo problema che pure era pregiudiziale per la costituzione del vostro stesso Governo e che rappresenta una specie di patto reciproco di onore e di intesa fra voi. un Governo che ha tanti tecnici e valentuomini, che è capace di dar fondo a tutti i problemi non è possibile che in questi mesi non sia stato capace di risolvere un problema semplice come quello della legge elettorale . pertanto la richiesta di sospensiva che ci viene avanzata dal partito liberale , che è stata sostenuta in parte dal partito democratico cristiano , mi sembra non motivata assolutamente. le argomentazioni giuridiche non reggono, le argomentazioni procedurali non reggono, le argomentazioni politiche si rivolgono tutte contro di voi. voi ragionate in uno strano modo. voi dite: c' è un edificio che bisogna abbattere per costruirne un altro; ma quando vi si dice: abbattiamo il primo, perché se non abbattiamo il primo non potrà mai sorgere l' altro sulla stessa area, allora voi vi rifiutate di dar mano al primo colpo di piccone. è evidente che la pregiudiziale perché ad un nuovo sistema elettorale si giunga è che la legge maggioritaria venga immediatamente abrogata. d' altra parte, è nel vostro interesse. non credo che l' opinione pubblica vi giudichi favorevolmente quando assumete atteggiamenti di tal genere. qui in Parlamento, nel chiuso d' una discussione parlamentare, voi potete pensare, ingannandovi, di dare una interpretazione tecnica o procedurale a una richiesta di sospensiva di tal genere; ma la opinione pubblica interpreta questa sospensiva politicamente e il significato politico che, a torto o a ragione, l' opinione pubblica dà a codesto vostro atteggiamento odierno è uno solo, che cioè voi vogliate continuare a ricattare gli altri partiti con la minaccia della legge elettorale maggioritaria . questo è il significato che al rinvio dà l' opinione pubblica , a questo pensa larga parte del popolo italiano . noi non crediamo (se è vero quello che voi dite, cioè se è vero che desiderate, come noi, di abrogare questa legge, che considerate, come avete detto, decaduta questa legge) che un simile atteggiamento giovi al prestigio del Governo. non credo che vi convenga e che sia nei vostri interessi; e vi esorto a rinunziare a cavillare e a giungere invece alla sostanza dei fatti. la legge elettorale maggioritaria deve essere abrogata perché è fallita, deve essere abrogata perché essa rappresenta un sistema politico e una formula politica che il popolo italiano ha bocciato. e quando noi vi diciamo che non ci fidiamo di voi, quando ci promettete di provvedere prossimamente all' abrogazione, ve lo diciamo per un motivo politico che è quello con cui concludo il mio intervento, che cioè voi avete ricostituito, a dispetto dell' opinione pubblica italiana, esattamente quel Governo, quella formula politica che era stata un anno fa la premessa logica, indispensabile della legge elettorale maggioritaria . voi non volete abolire lo strumento, perché volete continuare a tenerlo nelle vostre mani, dalle quali esso invano, per fortuna, fu agitato un anno fa; volete tenere in piedi la legge maggioritaria , perché abrogarla significa confessare che il quadripartito un anno fa fu bocciato dal popolo italiano e che pertanto il quadripartito, come un anno fa, così ora, così in seguito, non rappresenta la legittima espressione della volontà degli elettori, del popolo italiano . è una confessione di fallimento che voi non volete dare, ma è una confessione di fallimento che voi dovrete dare, perché un anno fa avete fatto bancarotta e dovrete confessarlo.