Alcide DE GASPERI - Vicepresidente del Consiglio dei Ministri - Ministro Beni Culturali ed Ambientali Maggioranza
I Legislatura - Assemblea n. 62 - seduta del 30-07-1948
Iniziative per il Kosovo
1948 - Governo I Prodi - Legislatura n. 13 - Seduta n. 415
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

il discorso pronunciato dall' onorevole Longo è molto grave, e merita di essere letto attentamente e meditato. poiché la conclusione è stata di ritirare la mozione, io non mi addentrerò nella polemica, dato che l' occasione si presenterà in altro momento. d' altra parte, la maggior parte di accuse e la maggior parte delle ragioni, o presunte ragioni, esposte dall' onorevole Longo, sono già state ribattute da me e dai miei collaboratori in questa e nell' altra Camera. tuttavia mi pare di poter riassumere la mia impressione in poche parole: sembra che l' onorevole Longo abbia dimenticato che in queste ultime dimostrazioni, in seguito al deplorevole attentato contro l' onorevole Togliatti, vi sono stati sedici morti e cinquecento feriti: di questi sedici morti, nove sono appartenenti alle forze dello Stato e trecento sono i feriti tra gli agenti ed i carabinieri. tutto il tono del suo discorso è stato come se ci fosse stata una battaglia, della quale fossero stati vittime soltanto i dimostranti. queste cifre sono la prova... sono tutte vittime che noi accumuniamo nel nostro dolore e nel nostro rimpianto. però le cifre e la distinzione in categorie che ho fatto prima dimostrano che non v' è stato un movimento soverchiante di forze dello Stato contro una minoranza inerme. d' altra parte l' onorevole Longo ha dimenticato tutte le armi e le mitragliatrici che sono state postate, tutti gli atti di carattere insurrezionale. egregi colleghi non ho bisogno di rifare qui elenchi e citare testimonianze. tutto è in mano della magistratura. la magistratura deciderà. la magistratura farà giustizia dell' attentato contro Togliatti la magistratura, che è uno dei pilastri dell' indipendenza repubblicana, agirà con severità, ma certo con coscienza. ci affidiamo completamente ad essa. non è il Governo che agisce, non è un maresciallo che agisce e che cerca di reprimere e di intervenire, ma sono dei magistrati indipendenti... l' onorevole Longo ha tenuto un linguaggio che corrisponde pianamente alle dottrine e alla prassi del Cominform. è un discepolo che veramente va lodato. ma, per fortuna dell' onorevole Longo e dei suoi compagni, qui siamo in democrazia e in libera democrazia. egli può dire alla Camera italiana quello che vuole, persino cose che fanno spavento perché implicano indirettamente... implicano, sia pure in forma ipotetica — (ipotesi un po' attenuata) — un appello alla forza e un' ipotesi di insurrezione, che deprechiamo con tutto il cuore, ma che cercheremo con tutte le forze di impedire! signori miei, non è lecito diffamare questo Governo e la maggioranza del Parlamento italiano accusandoli di essere fascisti: questo è diffamare la maggioranza del popolo italiano . e se gli esperti del Cominform sanno che questa divisione in fascisti e antifascisti serve a dare la spiegazione del conflitto fra i due blocchi internazionali ed è spesso sulle labbra di Zhdanov e dei suoi collaboratori, se sanno questo, gli italiani sanno ancora di più: che il tentativo di far passare per fascista questo Governo democratico, eletto da sedici milioni di cittadini, non riuscirà! signori, vi prego di fare un piccolo confronto. se sono bene informato, un deputato ungherese rappresentante della minoranza jugoslava... un momento, un momento, la cosa è troppo importante! dico, se sono bene informato: un deputato ungherese rappresentante della minoranza jugoslava in Ungheria, fu espulso dal Parlamento perché criticò e si oppose alla dichiarazione del Cominform... (con tali precedenti a vostro carico, voi venite qui ad accusar noi, che vi lasciamo (e vi dobbiamo lasciare in base alla Costituzione) la più ampia libertà... in realtà, in Italia voi tentate di sabotare la democrazia, di sabotare il nostro sforzo di creare lo Stato democratico voi trascinate una parte dei lavoratori — e per fortuna la maggioranza non vi segue! — in un attacco contro la democrazia, contro il Parlamento, perché in fondo tutto il discorso dell' onorevole Longo è stato un attacco contro il sistema parlamentare! voi dite, minacciando, che contro l' eventuale ipotetico slancio delle masse diretto contro il Governo e contro le istituzioni democratiche non varranno le nostre leggi, nemmeno quella del disarmo. non so che cosa varrà... in quel caso, in quel malaugurato e deprecato caso al quale ha accennato l' onorevole Longo, io dico: voi non avrete solo di fronte le forze dello Stato, ma anche i nostri petti! onorevoli colleghi , ho accettato, perché dovevo accettare, di discutere anche questa ipotesi, ma spero che non si avveri e sono sicuro che non si avvererà, soprattutto per il buon senso del popolo italiano ed il senso di libertà delle masse lavoratrici in Italia. detto questo, io faccio mie le parole dell' onorevole Longo e le rivolgo a lui ed ai suoi amici: arrestatevi sulla via della violenza. qui, da due mesi e mezzo si è avuta la possibilità di dire del Governo tutto il male che si voleva; si è avuta la possibilità di tentare di impedirgli la libertà di parola; si è avuta la possibilità di assumere nei comizi un tono che doveva essere fatalmente pericoloso: questa è la libertà della Repubblica italiana ; la difendiamo e l' accettiamo come conquista definitiva della democrazia e della Repubblica. io vi prego, vi scongiuro di accogliere questo appello dell' onorevole Longo, che faccio mio rivolgendolo a voi stessi, alle vostre forze: se voi accetterete il sistema parlamentare, se voi come opposizione ricorrerete a tutte le armi parlamentari, di cui potete disporre — noi siamo in un regime di libertà — allora possibile sarà l' intendersi sia sopra i doveri della maggioranza, come sul controllo e i diritti dell' opposizione; se però fuori di qua voi vorrete incutere paura su molti, sui troppi uomini pavidi in Italia, che non appartengono alle classi lavoratrici , ma che hanno la preoccupazione di difendere la propria proprietà o i loro guadagni se voi, attraverso una tattica intimidatrice dei vostri discorsi e delle vostre manifestazioni, armate o semiarmate clandestinamente, continuerete ad esercitare una pressione terroristica sul popolo italiano per preparare l' ipotesi a cui avete accennato, vi dico che noi abbiamo anche il compito di difendere il popolo italiano e le classi dei lavoratori italiani contro la paura e d' infondere loro il coraggio necessario per la difesa della libertà e della democrazia.