Giorgio ALMIRANTE - Deputato Opposizione
I Legislatura - Assemblea n. 147 - seduta del 04-12-1948
Sulla politica estera del Governo
1948 - Governo V De Gasperi - Legislatura n. 1 - Seduta n. 147
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

onorevoli colleghi , vi sarete accorti che questo è stato il dibattito delle cortine fumogene . ecco perché, alla fine di questo dibattito, dovendo esprimere il nostro punto di vista sulle mozioni e sugli ordini del giorno presentati, è necessario tentare di distinguere, nella misura del possibile, fra la parte fumogena e la parte sostanziale. è questo il caso, in primo luogo, della mozione Nenni. dico francamente e onestamente che i concetti esposti in questa mozione, e in sede di critica nei confronti della politica estera svolta da questo Governo in sede positiva nei confronti di una politica di neutralità, io direi forse meglio, di vigile equilibrio — che si dovrebbe svolgere, ci trovano consenzienti. però — perdonate — questa mozione ha un difetto sostanziale: ha il difetto di essere la mozione Nenni. non è questo un pregiudizio personale. abbiamo ascoltato l' onorevole Nenni quando l' ha enunciata; e, a diradare in parte quella famosa cortina fumogena , ha contribuito proprio lui, quando dietro la cortina fumogena ci ha fatto balenare la guerra civile . badate: una determinata guerra civile , non una disobbedienza o obiezione di coscienza , come direbbero gli inglesi, a qualsiasi guerra, ma ad una determinata guerra, in una sola ipotesi; mentre l' altra ipotesi egli non la fa neppure, perché, se la facesse, si troverebbe molto in imbarazzo dovendo dire quale sarebbe l' atteggiamento del proletariato, che egli e i suoi compagni dicono di rappresentare, nei confronti di una guerra che dovesse venire scatenata in senso opposto. la guerra civile egli la giustifica — oggi l' ha giustificata — in nome dell' idealità socialista, del principio della lotta di classe . egli si richiama ai principi — molto abile anche in questo — ma noi dobbiamo dirgli molto chiaramente che ci stupiamo che egli abbia preso insegnamento dal suo compagno illustre, onorevole Togliatti, il quale, quando ha parlato recentemente a Milano, in piazza del Duomo , ha riconosciuto che la nazione è patrimonio primo — mi pare abbia detto press' a poco così — delle masse popolari . a noi pare che patria e socialismo non possano essere termini disgiunti; e se qualcuno li vuole disgiungere noi diciamo che, dovendosi scegliere fra socialismo e nazione, noi scegliamo la nazione e ci battiamo per essa, respingendo le ideologie che ci vogliono portare contro la nazione e tendono a distruggerla. ecco perché, pur apprezzando i concetti critici e positivi della mozione Nenni, siamo costretti ad astenerci dal votarla. quanto alla mozione Giacchero, se fosse possibile, la voterei per divisione e precisamente voterei in primo luogo la parte che arriva fino alle parole: « ogni tentativo di dominare il mondo con la forza » ; cioè la parte generale. io credo che potremmo essere tutti consenzienti; e sarebbe bene essere consenzienti tutti almeno su questa parte, in modo da dare oggi, attraverso il Parlamento italiano, un voto di solidarietà non solo a quello che è il contenuto della prima parte della mozione, ma allo spirito nobilissimo, al quale voglio rendere personale omaggio, di cui ha dato prova l' onorevole Giacchero, illustrando la propria mozione con parole elevate e in maniera veramente toccante. dovrei fare soltanto una riserva, ma vedo con piacere che la stessa riserva è stata fatta in un emendamento che vorrei fosse accolto. si tratta dell' emendamento — dell' onorevole Codacci-Pisanelli il quale vorrebbe precisare — e lo vorremmo anche noi — che sarebbe meglio sostituire alla parola: « nazionalismo » le parole: « malinteso nazionalismo » . non credo che l' onorevole Giacchero, il quale ci ha parlato del suo nobilissimo passato di combattente, voglia — in questa Assemblea lanciare una condanna indiscriminata contro il nazionalismo. l' onorevole ministro degli Esteri ha parlato l' altro giorno di « fetidi nazionalismi » ; ma io ho sentito che qui dentro l' aria è ammorbata piuttosto da fetidi antinazionalismi. preferirei quindi che si approvasse, con l' emendamento suggerito, questa parte generale dell' ordine del giorno Giacchero. l' altra parte ci riporta, in sostanza, al più breve ordine del giorno di fiducia che e stato presentato da altri colleghi. dato il discorso dell' onorevole Russo Perez , data la linea seguita dal nostro partito, che voi conoscete, è chiaro che noi voteremo contro questa mozione di fiducia al Governo per la sua politica estera . e a questo riguardo voglio osservare qualcosa all' onorevole Cocco Ortu , il quale stamane ha detto che noi applichiamo « uno stranissimo principio, secondo il quale il curatore di un fallimento sarebbe chiamato a rispondere delle responsabilità del fallito » . rivendicando il diritto di critica al nostro gruppo, noi non riteniamo affatto di trovarci di fronte a un curatore di fallimento. che dei fallimenti ci siano stati in passato, nessuno può contestarlo, ma noi siamo chiamati a giudicare in questo momento degli atti di un Governo che deve guidare in questi frangenti la nazione mediante un determinato indirizzo di politica estera ; e noi non lo rapportiamo a quello che è stato fatto o non è stato fatto in passato, ma a quanto si potrebbe e si dovrebbe fare ora. le nostre critiche, come è risultato dal discorso di Russo Perez , sono critiche contingenti e relative a determinati problemi attuali. potranno non essere condivise; ma credo che l' onorevole ministro degli Esteri sia il primo a ritenere che non solo abbiamo il diritto, ma il dovere di avanzare queste critiche che sono sempre circostanziate, e che non sono mai e in alcun caso aprioristiche. e credo che i colleghi di tutti i settori si saranno accorti che questa è stata sempre, su ogni aspetto della vita nazionale, la nostra impostazione. non avete mai sentito muovere da questa parte della Camera — per quanto modesta sia la nostra voce — e non sentirete mai, delle critiche aprioristiche: sentirete sempre critiche puntualizzate e precisate, che potete accettare o no, quale nostro punto di vista , ma che sono sincere e che continueremo a fare perché tale è il nostro diritto e il nostro dovere.