Giorgio ALMIRANTE - Deputato Opposizione
I Legislatura - Assemblea n. 1074 - seduta del 17-01-1953
Modifiche al testo unico delle leggi per l’elezione della Camera dei deputati. approvato con decreto presidenziale 5 febbraio 1948. n . 26.
1953 - Governo VII De Gasperi - Legislatura n. 1 - Seduta n. 1074
  • Attività legislativa

signor presidente , poco fa, ponendo la questione, ella ha dichiarato che in questo problema il legittimo si può distinguere dall' illegittimo con un taglio gordiano. signor presidente , ci duole di non essere, in questa questione, del suo avviso. perché qui, a nostro parere, esattamente di questo si tratta. si tratta di distinguere il legittimo dall' illegittimo; si tratta di stabilire con una decisione — per dirla con la sua stessa frase, con un taglio gordiano — se l' intervento del potere esecutivo nel processo formativo della legge sia legittimo o illegittimo. si tratta di stabilire con una decisione, con un taglio gordiano, se il funzionamento dell' Assemblea quale risulterebbe dall' impostazione data dal Governo alla questione di fiducia , dal punto di vista procedurale, qualora tale impostazione venisse accettata e sancita o con un voto della maggioranza o con una decisione della Presidenza, sia legittimo o illegittimo. questa è la questione da decidere, che, a nostro avviso, non può essere divisa e suddivisa o frammentata; essa dev' essere posta dinanzi alla coscienza dell' Assemblea così come si pone indubbiamente in questo momento di fronte alla coscienza politica del paese. il problema non è più, ormai, il voto di fiducia in quanto tale, ch' è scontato ufficialmente in anticipo data la composizione di questa Assemblea. il problema è ancor meno il voto finale per scrutinio segreto della legge, che avrà un carattere puramente formale, essendo preceduto dal voto per appello nominale su questa fiducia. è l' attuale problema di procedura il vero problema. decidere attraverso una remissione di voto alla maggioranza ha un solo significato, che non può sfuggirvi: anticipare il voto di fiducia ; e anticiparlo su una votazione procedurale, della quale non ci interessa il modo di votazione ma della quale ci interessa, e non può non interessarci, la sostanza, che è la sostanza del momento politico che in questo momento l' Assemblea sta vivendo. non è, dunque, signor presidente , un' impostazione personale nei suoi confronti (almeno da parte nostra). è un' impostazione nei confronti della Presidenza. ella ha ricordato un precedente, signor presidente , ed ella avrà certo la bontà di ricordare che in quella occasione la Presidenza fu messa in crisi esattamente dalla maggioranza che oggi l' applaude. sono, dunque, applausi di convenienza, quelli, come opposizioni ed obiezioni di convenienza ella ha detto essere le nostre. ella ricorderà anche — e speravo lo ricordassero i colleghi della maggioranza (ed avessero il buon gusto di non dar luogo ad applausi che la sua stessa persona certo condanna nella loro sostanza) — ella ricorderà anche che in quella occasione, dalla nostra parte, dalla modesta ma leale tribuna di opposizione che noi rappresentiamo, le venne un appoggio che era anche allora, come oggi è opposizione, rivolto non alla persona ma alla carica, all' ufficio, al modo nel quale, in quel momento, ella interpretò i doveri del suo ufficio. una decisione, onorevole presidente , non può dunque, a nostro parere, essere rimessa alla maggioranza. e riconosciamo la sostanziale validità, sul piano dei fatti, del suo atteggiamento. ella ha detto che, anche se decidesse, la maggioranza potrebbe appellarsi, e probabilmente si appellerebbe, contro la sua decisione. ma, signor presidente , la situazione politica che ne deriverebbe sarebbe indubbiamente assai diversa. e non tanto la situazione politica del momento, che poco c' interessa, in fin dei conti , nei confronti della sostanziale e — direi — permanente importanza dei problemi che stiamo per affrontare e risolvere, quanto la situazione futura. qui il problema è quello del precedente che si crea. a noi interessa molto, e non come oppositori ma come parlamentari, che questo precedente venga deciso da un colpo della maggioranza piuttosto che da una decisione del presidente. il fatto muta. il precedente che la maggioranza creerà col suo voto sarà di altra natura; il precedente che ella creerà con la sua decisione sarà di altra natura. e non ci si dica che il precedente in questo momento non si crea quando tutta l' impostazione governativa nel porre la questione è una impostazione relativa a precedenti non solo di quest' Assemblea ma addirittura di altri paesi, di altre assemblee e di altre Costituzioni. noi siamo preoccupati, abbiamo il dovere di essere preoccupati, ed ella è indubbiamente nella sua serena coscienza preoccupato quanto noi, come presidente di quest' Assemblea, dell' importanza straordinaria che il precedente che si sta per creare avrà sul funzionamento della futura assemblea legislativa italiana e di tutte le future assemblee legislative italiane. qui non si tratta di decidere su una singola questione procedurale e neppure su una singola questione politica che, ripeto, è già decisa, è già scontata in anticipo: ma è chiaro che la maggioranza darà la fiducia al Governo, ma è chiaro che la maggioranza approverà la legge, ma è chiaro che la legge sarà approvata! di questo si tratta: si tratta di decidere su un problema che è insorto nel mezzo della discussione sulla legge e che non ha a che vedere con la legge stessa. qui si tratta di decidere se un governo possa intervenire nel processo formativo delle leggi; qui si tratta di decidere se la nostra funzione sia quella che finora abbiamo sempre creduto che fosse ed è sempre sostanzialmente stata o se essa debba essere radicalmente mutata ed innovata; si tratta di decidere se la futura assemblea legislativa dovrà continuare ad essere un Parlamento o se dovremo essere da ora in poi uno strumento consultivo del potere esecutivo . questa è la decisione, signor presidente . per questo si tratta di un taglio gordiano; per questo ci rimettiamo alla sua responsabilità ed alla sua illuminata saggezza, signor presidente . e non possiamo, non potremo riconoscere un voto della maggioranza su un problema di tal genere, che sarebbe, ripeto, soltanto un' anticipazione ovvia e politicamente per noi inutile ed inaccettabile del voto di fiducia già scontato che si sta per dare. per questo, qualunque cosa si voti, noi non potremo prendere parte alle votazioni, a nostro avviso illegittime, che si faranno su tale problema.