Pietro NENNI - Deputato Opposizione
I Legislatura - Assemblea n. 1060 - seduta del 02-01-1953
Stato di previsione della spesa del Ministero degli affari esteri per l'esercizio flnanziario 1953-54
1953 - Governo Pella - Legislatura n. 2 - Seduta n. 30
  • Attività legislativa

brevemente signor presidente . in una questione come quella insorta, noi avremmo accettato che un certo diritto di organizzazione della discussione fosse conferito al presidente della Camera . così, del resto, si è fatto in molti casi analoghi. la decisione presa dal presidente di rimettersi per la interpretazione del regolamento al voto della Camera sarebbe stata per noi, in ogni evenienza, causa di perplessità. la perplessità è tanto maggiore oggi, dopo un animato dibattito che ci consente di valutare a priori il pensiero dei gruppi di maggioranza. all' inizio della seduta, il presidente della Camera ha presentato la proposta che fosse data a lui la facoltà di ricercare volta a volta una soluzione di compromesso, senza intaccare il principio, in maniera da accelerare al massimo i lavori della Camera. senza nessuna esitazione noi siamo andati incontro alla richiesta del presidente, almeno nei limiti in cui ciò era ed è possibile. la maggioranza ha tenuto, di fronte alla proposta del presidente, un atteggiamento che non ho bisogno di qualificare, e che ha avuto il risultato che i dirigenti della maggioranza si ripromettevano, quello cioè di indurre il presidente a ritirare la sua proposta. difficilmente, signor presidente , noi potremmo partecipare ad una votazione la quale si aprisse quando, sulla questione in discussione, la maggioranza ha dimostrato, in maniera evidente, non tanto la propria opinione: quanto la propria volontà di sopraffazione, al punto da indurre lei a rinunciare all' esercizio del diritto di arbitrato. non rimane quindi all' opposizione che appellarsi all' articolo 15 del regolamento domandando sulla questione il parere della Giunta del regolamento. la Giunta del regolamento, nella sua conformazione, riproduce la geografia politica della Camera; essa dovrà dare un giudizio motivato, e non potrà prescindere dal merito della questione, dai problemi di diritto che essa implica, dai precedenti da me ricordati. domandando il rinvio della questione alla Giunta del regolamento, noi intendiamo sottrarre il nostro diritto alla passionalità di una votazione improvvisata; intendiamo soprattutto rimettere il giudizio ad un corpo che pensiamo possa essere ispirato da valutazioni obiettive, mentre non vi è alcun dubbio, dopo quanto è successo oggi, che la maggioranza prescinde da qualsiasi valutazione obiettiva e si abbandona alla voluttà della forza numerica. per questa ragione, signor presidente , domandiamo che la decisione venga rinviata alla Giunta del regolamento.